Regionali Lombardia, "Majorino può vincere. Ma il Pd è un delirio"

Il filosofo Cacciari su affaritaliani.it: "Schlein o Bonaccini? Chissenefrega. Siamo al caffè". Intervista

Di Alberto Maggi
Massimo Cacciari
Politica

Regionali, parla Massimo Cacciari: "Solo qualche voto dal Pd al M5S, discorso diverso per Azione-Italia Viva"

"Non sto nemmeno seguendo il dibattito congressuale del Pd. Mi pare un delirio". Secco, come sempre, il commento di Massimo Cacciari, intervistato da Affaritaliani.it sulla sfida interna al Partito Democratico per la successione di Enrico Letta. "Non sono riusciti a far emergere contrapposizioni sensate e a motivare l'opinione pubblica. Non si capisce chi siano e di che cosa discutano".

Schlein o Bonaccini, con chi sta? "Mi rifiuto di operare scelte senza alcun fondamento. Chissenefrega. Siamo al caffè". Il Pd rischia di essere fagocitato dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte? "Qualche voto lo eroderà, ma poca roba. Non mi pare che i 5 Stelle possano prendere e acquisire l'eredità del principale partito di sinistra, una volta. Non è recuperabile. Una parte andrà nell'astensione e una certa quota di elettori Dem finirà con Renzi e Calenda".

Poi la sfida elettorale più attesa, quella delle Regionali di febbraio nel Lazio e in Lombardia. "Al 90% nel Lazio, non essendoci un accordo di chi si contrappone alle forze di governo, vincerà il Centrodestra. Quasi sicuramente. In Lombardia la situazione è diversa con l'incognita Moratti. Il Centrodestra si presenta diviso al voto e se Moratti riesce a prendere tanti voti Majorino, candidato del Pd e del M5S (che però in Lombardia valgono ben poco) può anche farcela. Quantomeno se la gioca. Majorino, che voterei se fossi residente in Lombardia, ha esperienza ed è molto competente. In questo periodi di casini nel Pd è rimasto in silenzio e non si è sputtanato. Potrebbe anche vincere", conclude Cacciari.

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