Pd-M5S-Terzo Polo, dall'Ucraina al Superbonus: opposizione distante su tutto

In Parlamento, ogni partito presenta un testo diverso su qualunque cosa, dall'invio di armi in Ucraina al Mes, senza trovare una strada comune

di redazione politica
da destra a sinistra: Giuseppe Conte, Lucia Annunziata, Carlo Calenda, Maurizio Landini, Elly Schlein e Nicola Fratoianni
Politica

I partiti di minoranza non appoggiano il governo Meloni ma non si sostengono nemmeno tra loro

In Italia i partiti di opposizione, oltre a non sostenere il governo Meloni, non si appoggiano l'un l'altro. Dall'Ucraina al Mes, passando per il Superbonus e il salario minimo, terminando con le posizioni sulla maternità surrogata. Le quattro forze di opposizione rimangono distanti, anche su quei temi che potrebbero vederle unite. Ad esempio, sul salario minimo, sembrano essere d'accordo Pd, M5s e Verdi-Sinistra, mentre il Terzo Polo è più defilato.

In Parlamento, ogni partito presenta un testo diverso su qualunque tema, senza trovare una strada comune

Ognuno dei partiti della minoranza in Parlamento ha presentato una sua proposta e Franco Mari, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Lavoro a Montecitorio, ha detto: "Si apre il confronto sul salario minimo in commissione Lavoro dove sono state incardinate le proposte di legge presentate in materia. Ovviamente nessun testo di esponenti della maggioranza. Credo sia importante un coordinamento delle opposizioni per dare forza e visibilità a questa battaglia". E anche oggi, in aula alla Camera, sono state presentate quattro risoluzioni sul consiglio Ue del 23 e 24 marzo, una per ogni partito dell'opposizione.

Giuseppe Conte e il M5S

In ciascun intervento, ognuna delle forze di opposizione sembra rivendicare la propria distanza dagli altri. Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, entra nella sala lettura della Camera e fa il suo intervento, il più duro fra quelli delle opposizioni. Attacca Meloni sulle armi all'Ucraina, sul manager rimosso per aver citato un discorso di Mussolini, con annesso lapsus che gli fa scambiare Matteotti con Andreotti (poi autocorretto), sul superbonus, sulla tragedia di Cutro, sui figli delle famiglie omogenitoriali.

Matteo Richetti e Azione-Italia Viva

Azione-Italia Viva, con Matteo Richetti, insiste sulla necessità di richiedere il Mes, su cui invece i Cinque Stelle sono contrari: "La cosa del Mes non mi convince", dice Richetti, "e credo non convinca nemmeno Meloni, quando dice che è insufficiente per le turbolenze che dobbiamo affrontare. Ma è come se uno avesse un giubbino troppo leggero per il freddo e se lo toglie. Io almeno la canottiera sarei per tenerla". E poi l'Ucraina, uno dei temi qualificanti per ogni ipotesi di collaborazione in Parlamento.

M5s e Verdi-Sinistra sono contro l'invio di nuove armi. Il Pd conferma il "pieno sostegno a Kiev", ma chiede  un maggiore sforzo diplomatico per arrivare a una pace giusta. Azione e Italia Viva sono per il supporto a 360 gradi.  

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