Pensioni aumenti da oggi. Leggi qui quanti soldi in più ti sono arrivati

Pensioni aumenti da oggi primo marzo

Politica

Pensioni aumenti, tutte le cifre


E' il primo marzo e finalmente sono arrivati gli aumenti delle pensioni. Quanti soldi? Lo spiega molto bene il sito www.ticonsiglio.com.

Dopo due mesi di attesa anche ai pensionati con trattamenti superiori a 2.101,52 euro (4 volte il minimo) verranno accreditati gli aumenti dovuti all’inflazione 2023, in applicazione del meccanismo introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 che vi spieghiamo in questa guida. Si tratta del nuovo nuovo sistema di rivalutazione delle pensioni a sei fasce decrescenti (al posto delle 3 precedenti) che varia da un massimo di 100 % ad un minimo di 32% in base al valore dell’assegno spettante.

Il ritardo sul riconoscimento degli aumenti è stato annunciato dall’INPS nella Circolare n.20 del 10-02-2023 che ha spiegato di poter accreditare fin da inizio anno le somme aggiuntive solo nei casi in cui l’importo di pensione cumulato risulta compreso nel limite di 4 volte il trattamento minimo (fino a 2.101,52 euro). Per le pensioni superiori, dopo l’aggiornamento del calcolo e per evitare eventuali indebiti, gli accrediti sarebbero infatti arrivati a marzo 2023. Per i cittadini con pensione oltre questa soglia, quindi, l’assegno di marzo 2023 includerà l’aumento, con tanto di arretrati, della perequazione riferita alle mensilità di gennaio e febbraio 2023.

Non vi sono ancora notizie, invece, su quando arriverà l’aumento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75 previsto dalla Manovra che vi spieghiamo in questa guida. Vi aggiorneremo non appena vi sarà la comunicazione dall’INPS. Intanto, vediamo a chi spettano gli aumenti di marzo.

Ma chi spettano gli aumenti pensioni di marzo? Come accennato gli incrementi arriveranno solo ai pensionati con un trattamento superiore a 2.101,52 euro (4 volte il minimo), ossia coloro che nei primi due mesi dell’anno non se li sono visti riconoscere sulla pensione. Più precisamente, l’INPS mette in pagamento, per questi pensionati, sia l’aumento di marzo stabilito con il nuovo sistema di rivalutazione, che gli arretrati dei mesi di gennaio e febbraio 2023.

Viceversa, si ricorda che i pensionati che hanno un assegno che rientra nel limite di 4 volte il trattamento minimo (inferiore a 2.101,52 euro) hanno già ricevuto gli aumenti sulla pensione dal 1° gennaio 2023. Non avranno, quindi, ulteriori aumenti.

COME FUNZIONANO GLI AUMENTI PENSIONI

Come vi spieghiamo in questa guida, gli aumenti sulle pensioni del 2023 funzionano con il nuovo sistema di rivalutazione a sei fasce stabilito dalla Legge di Bilancio 2023. La nuova rivalutazione percentuale “a fasce”, come quella operativa fino al 2022, tiene conto dell’aumento del costo della vita determinato dall’ISTAT. Questo viene definito meccanismo di “perequazione” delle pensioni, ovvero la rivalutazione dell’importo pensionistico legato al valore percentuale dell’inflazione. Per quest’anno, tale valore è pari a + 7,3%.

La Legge di Bilancio 2023 è intervenuta sulla rivalutazione decidendo di premiare i trattamenti al minimo, secondo tale sistema a sei fasce:

100% per chi percepisce una pensione fino a 4 volte il trattamento minimo INPS, ossia fino a 2.101,52. Da gennaio 2023, le pensioni che rientrano in questa fascia, hanno avuto un aumento pari a +7,3 %, già pagato nei cedolini di gennaio e febbraio e continuerà a esserci negli assegni dei prossimi mesi per tutto l’anno;85%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 5 volte il minimo, ovvero tra 2.101,52 euro e 2.627 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +6,2 %. Chi rientra in questa categoria riceverà l’aumento a partire da marzo 2023, arretrati di gennaio e febbraio inclusi;53%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 6 volte il minimo, ovvero tra 2.627 e 3.152,28‬ euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +3,8%. Chi rientra in questa categoria riceverà l’aumento a partire da marzo 2023, arretrati di gennaio e febbraio inclusi;47%, per chi percepisce una pensione da 6 a 8 volte il minimo, ovvero tra i 3.152,28‬ e 4.203 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +3,431 %. Chi rientra in questa categoria riceverà l’aumento a partire da marzo 2023, arretrati di gennaio e febbraio inclusi;37%, per chi percepisce una pensione da 8 a 10 volte il minimo, ovvero tra 4.203 e 5.253,38 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +2,701 %. Chi rientra in questa categoria riceverà l’aumento a partire da marzo 2023, arretrati di gennaio e febbraio inclusi;32%, per chi percepisce una pensione superiore a 10 volte il minimo, ovvero oltre a circa 5.253,38 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +2,336 %. Chi rientra in questa categoria riceverà l’aumento a partire da marzo 2023, arretrati di gennaio e febbraio inclusi.

IMPORTI PENSIONI MARZO 2023 CON AUMENTI

Ma vediamo insieme a quanto ammontano gli aumenti delle pensioni in arrivo a marzo. Seguendo quanto stabilito dalla Circolare INPS n.135 del 22-12-2022 ecco alcuni esempi di importi considerati al netto:

per l’importo iniziale oltre 4 volte e fino a 5 il trattamento minimo (cioè fino a fino a 2.627 euro), la rivalutazione sarà dell’85% e, quindi, ci sarà un rialzo pari a 6,205%. Ad esempio, per una pensione di 2500 euro, l’aumento sarà pari a circa 155 euro al mese. La pensione 2023 sarà pari, perciò a circa 2.655 euro. Gli arretrati di gennaio e febbraio ammonteranno a 310 euro in questo caso. L’assegno di marzo 2023, quindi, sarà in totale pari a 2.965 euro (+ 465 euro);per l’importo iniziale oltre 5 volte e fino a 6 il trattamento minimo (cioè da 2.626,91 e fino a 3.152,28 euro), la rivalutazione sarà dell’53% e, quindi, ci sarà un rialzo pari a 3,869%. Ad esempio, per una pensione di 3.000 euro, l’aumento sarà pari a circa 116 euro al mese. La pensione 2023 sarà, perciò, di circa 3.116 euro. Gli arretrati di gennaio e febbraio ammonteranno a 232 euro in questo caso. L’assegno di marzo 2023, quindi, sarà in totale pari a 3.464 euro (+ 348 euro);per l’importo iniziale oltre 6 volte e fino a 8 il trattamento minimo (cioè tra i 3.152,28‬ e 4.203 euro), la rivalutazione sarà del 47% e, quindi, ci sarà un rialzo pari a 3,431%. Ad esempio, per una pensione di 4.000 euro, l’aumento sarà pari a circa 136 euro al mese. La pensione sarà, perciò, di circa 4.136 euro. Gli arretrati di gennaio e febbraio ammonteranno a 272 euro in questo caso. L’assegno di marzo 2023, quindi, sarà in totale pari a 4.408 euro (+ 408 euro);per l’importo iniziale oltre 8 volte e fino a 10 il trattamento minimo (cioè tra 4.203 e 5.253,38 euro), la rivalutazione sarà del 37% e, quindi, ci sarà un rialzo pari a 2,701%. Ad esempio, per una pensione di 5.000 euro, l’aumento sarà pari a circa 135 euro al mese. La pensione sarà, perciò, di circa 5.135 euro. Gli arretrati di gennaio e febbraio ammonteranno a 270 euro in questo caso. L’assegno di marzo 2023, quindi, sarà in totale pari a 5.405 euro (+ 405 euro);per l’importo iniziale oltre 10 il trattamento minimo (cioè oltre a circa 5.253,38 euro), la rivalutazione sarà del 32% e, quindi, ci sarà un rialzo pari a 2,336%. Ad esempio, per una pensione di 6.000 euro, l’aumento sarà pari a circa 140 euro al mese. La pensione sarà, perciò, di circa 6.140 euro. Gli arretrati di gennaio e febbraio ammonteranno a 280 euro in questo caso. L’assegno di marzo 2023, quindi, sarà in totale pari a 6.420 euro (+ 420 euro);

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