Per i pm la "lobby nera" non esiste. Fidanza e Jonghi Lavarini: archiviazione

L'istanza andrà sul tavolo del gip di Milano. Nessun riscontro sui presunti fondi illeciti usati per finanziare la campagna elettorale di Fratelli d'Italia

Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini
Politica

Fdi, niente "lobby nera". L'inchiesta finisce in un nulla di fatto

Si sta per chiudere senza colpevoli la clamorosa inchiesta risalente all'ottobre 2021 di Fanpage sui presunti fondi illeciti utilizzati per sostenere economicamente la campagna elettorale di Fratelli d'Italia alle amministrative. La Procura di Milano, infatti, sta per chiedere l'archiviazione dell'inchiesta per riciclaggio a carico, tra gli altri, dell'eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza su una presunta 'lobby nera'. Oltre a Fidanza erano state iscritte nel registro degli indagati altre sette persone: Roberto Jonghi Lavarini, detto il 'barone nero', il commercialista Mauro Rotunno, Lali Panchulidze, presidente dell'Associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia Georgia Eurasia. E ancora l'eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, il consigliere lombardo Massimiliano Bastoni, la consigliera comunale milanese di Fratelli d'Italia Chiara Valcepina, e Riccardo Colato, esponente di Lealtà Azione.

A quanto si è saputo, il pm Giovanni Polizzi ha predisposto la richiesta di archiviazione dell'indagine che nei prossimi giorni sarà inoltrata all'ufficio gip. L'inchiesta era scattata nell'autunno del 2021 dopo che i magistrati avevano acquisito i video di Fanpage basati sul lavoro di un cronista infiltrato nella presunta "lobby nera". Nelle indagini erano state effettuate perquisizioni, in particolare a carico di Jonghi Lavarini, Rotunno e Panchulidze. L’inchiesta puntava a verificare se le parole dei protagonisti, filmati a loro insaputa dai cronisti di Fanpage, descrivessero un "sistema" di finanziamenti in nero che avrebbe funzionato davvero in altri casi.

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