Pier Silvio Berlusconi è l'unico erede del Cavaliere

Se vuole salvare Forza Italia deve scendere in campo

Di Giuseppe Vatinno
Politica

Se l'erede vuole rafforzare sia il business che salvare Forza Italia non c’è altra strada

 

Pier Silvio Berlusconi l’erede del Cavaliere. Se vuole salvare “Forza Italia” deve scendere in campo. Pier Silvio Berlusconi (54) ha preso in mano Mediaset già da anni, tanto che il Cavaliere non entrava neppure più nella sua gestione “fidandosi completamente di lui”.

Adesso che il passaggio è avvenuto ha finalmente le “mani libere” per fare dell’impero televisivo privato quello che vuole. Ed i primi atti vanno proprio in direzione giusta. Pier Silvio parla infatti di “informazione popolare di qualità” che non è un ossimoro come si potrebbe pensare non approfondendo la questione.

Mediaset sta cambiando pelle e lo fa seguendo le indicazioni di una bussola chiara: basta con il trash, intendendo con questo termine l’attuale conduzione di programmi come l’Isola dei famosi. Sembra che Ilary Blasi ex Totti sia in via di defenestrazione definitiva mentre Barbara D’Urso è stata già fatta fuori sostituendola con Myrta Merlino.

“Informazione popolare di qualità” è una bella frase, quasi un motto, che può far crescere molto non solo la qualità ma anche il fatturato della grande azienda televisiva, perché gli spazi ci sono. Ma dietro a tutto questo c’è un convitato di pietra, diciamo così. Si tratta della politica. Pier Silvio su questo è stato piuttosto ambiguo alternando aperture (strategiche) a chiusure (tattiche). L’età per scendere in politica, come il padre, è perfetta. Ma se l’erede vuole rafforzare sia il business che salvare Forza Italia non c’è altra strada.

Infatti il partito liberale fondato dal cavaliere è in lenta ma progressiva evaporazione stretto com’è tra la corazzata di fratelli d’Italia e l’incrociatore della Lega.

Un partito di ispirazione liberale che rappresenta la destra degli affari, “delle arti e dei mestieri”, si sarebbe detto un tempo. La “destra storica” direbbe qualche politologo, quella che c’era prima del fascismo e di Benito Mussolini.

Ma inevitabilmente la sua posizione politica è molto affollata da tutti gli eredi di quella che fu la “Balena Bianca” democristiana ed in primis da Matteo Renzi che punta proprio ad accelerare lo sfiatamento di Forza Italia che non esprime leader carismatici. Solo una nuova “discesa in campo” di un membro della famiglia Berlusconi può garantire un proseguo politico.

Quindi solo Pier Silvio può prendere in mano non solo la parte industriale e finanziaria –come ha già fatto- ma anche quella politica per preservare lo status quo e magari lanciare finalmente quel “grande partito liberale di massa” che Forza Italia non è mai riuscito a diventare.

Solo così infatti si potrà preservare una eredità politica rilevante ma che deve essere “guidata dall’alto”.

Nel gioco del centro – destra c’è ancora posto per Forza Italia visto che Lega e Fratelli d’Italia insistono sullo stesso elettorato ed anzi Salvini ha una freccia in più al suo arco e cioè la guerra in Ucraina che gli elettori conservatori non sopportano essendo tutti o quasi filo – putiniani.

Per questo Giorgia Meloni spera in una evaporazione silenziosa di FI che le permetterebbe di aggiungere qualche voto e, soprattutto, di liberarsi di un pericoloso cancorrente.

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