Csm, così Salvini ha vinto con Pinelli. A Meloni serve la Lega su Nordio e...

La premier doveva recuperare il Carroccio. Inside

Di Alberto Maggi
Politica

Palazzo Chigi vuole che la maggioranza marci compatta alla Camera e al Senato nelle prossime settimane su un argomento considerato fondamentale, a partire dalla revisione della riforma Cartabia. Quindi...


Forse parlare di rivoluzione è eccessivo, ma certamente è ua svolta. Per la prima volta il Consiglio Superiore della Magistratura, massimo organo della Giustizia italiana, ha eletto un vice-presidente di Centrodestra. Fabio Pinelli è stato eletto alla terza votazione, con 17 voti contro i 14 espressi per Roberto Romboli. Si tratta di una vittoria politica in particolare di Matteo Salvini, visto che Pinelli, avvocato penalista del foro di Padova, è stato eletto come membro laico del Csm la scorsa settimana in quota Lega. Ma come si è arrivati all'interno del Centrodestra alla scelta di un esponente del Carroccio per un ruolo così importante e non a un uomo o a una donna del partito di maggioranza relativa, ovvero Fratelli d'Italia? La spiegazione che arriva direttamente da fonti politiche sia della maggioranza sia dell'opposizione sta nel ruolo e nelle dichiarazioni, contestate da più parti, dei giorni scorsi del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Giorgia Meloni e anche Silvio Berlusconi hanno difeso il Guardasigilli confermandogli "piena fiducia", il vicepremier e segretario leghista è stato invece più freddo, in particolare sul tema delle intercettazioni quasi difendendo i pm. Se da un lato può essere tattica per convincere i membri non togati del Csm a votare Pinelli, che infatti ha prevalso, dall'altro la presidente del Consiglio aveva bisogno di assecondare il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, permettendogli di ottenere questo storico successo, per in qualche modo recuperare i voti (fondamentali) della Lega in vista della riforma della Giustizia. Palazzo Chigi vuole che la maggioranza marci compatta alla Camera e al Senato nelle prossime settimane su un argomento considerato fondamentale, a partire dalla revisione della riforma Cartabia. Quindi "concedere" a Salvini l'elezione di Pinelli a vice-presidente del Csm serve a Meloni per ricompattare il Centrodestra sia su Nordio sia in prospettiva sul difficile iter parlamentare delle riforme sulla Giustizia. Che avranno nel Pd e nel M5S fieri oppositori pronti alle barricate.

Pinelli, un penalista 'indipendente' alla vicepresidenza del Csm. IL PROFILO

Fabio Pinelli, componente laico in quota Lega, è stato eletto vicepresidente del Csm. A proporre il suo nome dal Parlamento riunito in seduta comune la scorsa settimana è stata la Lega ma il consigliere rivendica la sua autonomia: "Ringrazio la parte politica che ha ritenuto di poter spendere e investire, con una candidatura in Parlamento, su una figura non politica e indipendente. Cercherò di fare il mio dovere tenendo alti i valori della Costituzione e con il faro del presidenza della Repubblica", ha detto dopo la sua elezione.Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, iscritto dal 1997 all’Albo degli Avvocati di Padova e dal 2010 anche all’Albo Speciale degli Avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione ed alle altre Giurisdizioni Superiori, Pinelli ha una formazione giuridica di diritto penale classico ed esplica la propria attività specialistica prevalentemente nell'ambito del diritto penale dell’economia. Ha patrocinato, inoltre, avanti la Corte Costituzionale, per parte privata, la rilevante questione di diritto penale avente ad oggetto “l’omessa previsione del fatto lieve nel sequestro di persona a scopo di estorsione”.

È stato designato dal Senato della Repubblica, per la predisposizione del ricorso introduttivo e il successivo patrocinio avanti alla Corte Costituzionale, in un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, in tema di violazione delle prerogative parlamentari di cui all’art. 68, comma 3, della Costituzione, in materia di sequestro senza previa autorizzazione dell’Assemblea di appartenenza, di corrispondenza informatica e cartacea di un Senatore della Repubblica.

Fino alla nomina a componente del Consiglio Superiore della Magistratura, è stato professore a contratto presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e titolare dell’insegnamento di “Diritto penale dell’ambiente, del lavoro e della sicurezza informatica (Internet e privacy). È coautore del manuale “Lineamenti di diritto penale dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro”, Padova, CEDAM – Scienze giuridiche, 2020.Oltre all’ambito strettamente professionale, prima di diventare Consigliere, è stato membro del Comitato Scientifico di Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, Socio di ItaliaDecide, Associazione per la qualità delle politiche pubbliche, Presidente di PadovaLegge (associazione culturale che, in un percorso parallelo, oltre ad offrire occasioni di incontro e riflessione sui grandi temi del nostro tempo, favorisce il diritto allo studio di giovani meritevoli, appartenenti a famiglie non abbienti, iscritti all’Università di Padova, con l’elargizione di apposite borse di studio).Già Presidente della Fondazione Salus Pueri, costituita nel 1992 con lo scopo di promuovere progetti e raccogliere risorse a favore della Pediatria di Padova, per creare un ospedale a misura del bambino e della sua famiglia.

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