Pnrr, 2,8 mld di "fondi casa" fermi. La Commissione Abitare? Assente
Il piano da 2,8 miliardi di euro dedicato agli alloggi pubblici è fermo. Manca la nomina dell’Alta Commissione
L’immagine del PNRR sono i fondi alle città. Le città reclamano le risorse ma manca la Commissione
Qualche problema sui fondi del PNRR forse c’è. Parliamo del denaro del PNRR che finanzia i Progetti PINQuA. Il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare è un Piano di investimento promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), il dicastero guidato da Matteo Salvini, per realizzare interventi di edilizia sociale e rigenerazione urbana in tutta Italia. Bene, bravo, benissimo!
E’ un piano da 2,8 miliardi di euro che ha l’obiettivo di costruire nuovi alloggi pubblici, incidendo in parte sulle difficoltà abitative, riqualificando le aree degradate e puntando alla sostenibilità e all’innovazione verde.
Parliamo di fondi UE che vanno a tantissimi centri italiani. Dalla città metropolitana di Messina (con un progetto finanziato da 99,6 milioni di euro) al Comune di Genova (87 milioni di euro), dal Comune di Milano (99,9 milioni) a quello di Bari (100 milioni ) e tantissimi altri, per cifre variabili il piatto, è ricco. Parliamo di ben 271 progetti realizzati per la maggior parte dai Comuni e dalle Città metropolitane, da Nord a Sud, tutti finanziati e per cifre importanti.
PNRR, i fondi case sono fermi. Serve nominare la Commissione Abitare
Presidia le attività l’Alta Commissione per la Qualità dell’Abitare che è di nomina ministeriale. La Commissione, composta da professionisti ed esperti ha il compito di esaminare e finanziare progetti. Ma molti Comuni, come accade sempre in questi casi, hanno apportato delle modifiche alla prima versione dei progetti finanziati e quindi li hanno ripresentati in Commissione per un vaglio finale. Vaglio che non arriva. Il problema sorge poiché alcuni membri della Commissione non sono più attivi e la Commissione ha sospeso i lavori. Va quindi rinominata. Ma quando arriva la nomina?
La questione è delicata poiché, tassativamente, entro il 31 marzo 2026 i lavori delle opere devono essere terminati ed entro il 31 dicembre dello stesso anno devono essere realizzati i collaudi. Altrimenti si perdono i fondi.
“La nuova Commissione non è ancora stata costituita e diversi Progetti Pilota approvati sono bloccati”, spiega in un’interrogazione il giurista Roberto Cataldi, eletto nel M5S al Senato, “sembra che alcuni membri dell'Alta Commissione siano stati collocati in quiescenza, causando la sospensione delle attività”. E dice ancora: “Questa situazione potrebbe causare la perdita dei fondi europei e problemi finanziari per i Comuni coinvolti, soprattutto se hanno già anticipato il 10% previsto dal programma PINQuA”.
Gli enti pubblici coinvolti non sono pochi e la mancanza della Commissione ha un effetto non irrilevante sulle opere che interessano le città. Lo spiega sempre Cataldi: “Il 72% dei progetti finanziati è stato presentato dai Comuni e il 10% dalle Città metropolitane”.
Il giurista chiede al ministro Salvini “se quanto sopra esposto corrisponda al vero e, in caso affermativo, quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere al fine di pervenire in tempi brevi alla nomina dell'Alta Commissione per la valutazione dei Progetti PINQuA.”
La Corte dei conti, nella relazione semestrale al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR ha rilevato che ''oltre la metà delle misure interessate dai flussi mostri ritardi o sia ancora in una fase sostanzialmente iniziale dei progetti''. L’Alta Commissione potrebbe diventarne lo specchio se non si interviene subito.
Questa situazione potrebbe causare enormi difficoltà nell’acquisizione dei fondi e disagi finanziati di non poco conto agli enti coinvolti che hanno in diversi casi anticipato somme rilevanti per far partire i lavori.