Pregliasco: "Il Covid non si batte per decreto. Governo? Misure di bandiera"
Covid, Pregliasco: "Non sono esclusi peggioramenti"
Covid, Pregliasco: "Avrei immaginato e auspicato una maggiore progressività, figlia del buon senso"
"Ritengo che le dichiarazioni del nuovo governo sul fronte della lotta al Covid vadano inserite in una scelta chiara di dare un segnale di distinguo e di distacco rispetto alla gestione passata. Sono però dichiarazioni di bandiera, identitarie". Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano, commenta con Affaritaliani.it la svolta sul contrasto alla pandemia del governo guidato da Giorgia Meloni. "Credo che sia necessaria una progressività e un ritorno, speriamo, alla normalità senza scossoni".
"Il nuovo governo - spiega Pregliasco - ha voluto dichiarare la sua discontinuità con le precedenti gestioni, anche attraverso il ritorno anticipato al lavoro degli operatori sanitari no vax. Una scelta discutibile che potrebbe dissuadere soggetti a rischio a vaccinarsi o a fare le nuove dosi. Un messaggio che potrebbe confondere una parte dell'opinione pubblica. Avrei immaginato e auspicato una maggiore progressività, figlia del buon senso. Problematiche identitarie hanno portato il governo a fare certe dichiarazioni e ad adottare certi provvedimenti, come per altri aspetti del recente decreto".
Sul fronte del Covid, Pregliasco sottolinea un punto molto importante: "La pandemia non si sconfigge e non si chiude per decreto. C'è la necessità di gestire ancora per un po' di tempo la convivenza con il virus. Il Covid non si batte con una disposizione e con una legge". E attenzione, perché "non sono esclusi peggioramenti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Non sono escluse nuove varianti del Covid, non tanto più aggressive delle ultime ma che potrebbero rilanciare l'onda, speriamo non un'ondata, proprio quando c'è anche il problema dell'influenza, come ogni inverno", conclude.