Puglia, patto tra Emiliano e Conte: i Cinque Stelle rientrano in giunta
A tre mesi dall’addio per gli scandali giudiziari: la grillina Barone si riprende l’assessorato al Welfare. Domani anche le scelte dei direttori di dipartimento
Puglia, patto tra Emiliano e Conte: i Cinque Stelle rientrano in giunta
Colpo di scena nella Regione Puglia, con il rientro a sorpresa del Movimento 5 Stelle nella maggioranza del “governo Emiliano”. Dopo la decisione dello scorso 11 aprile, per “dare una forte scossa” (come disse Giuseppe Conte), i grillini sono pronti a riprendere posto in giunta.
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Come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, questa è la terza mossa del puzzle che porterà a spostare su Raffaele Piemontese la delega alla Sanità, e - di conseguenza - quella ai Lavori pubblici (ora in mano al vicepresidente) nel portafoglio di Donato Pentassuglia. L’ultimo posto libero nell’esecutivo regionale tornerà ai grillini, e sarà occupato dalla consigliera foggiana Rosa Barone che riprenderà a occuparsi di Welfare.
Emiliano ha già convocato per domani alle 16 la seduta di giunta in cui, al primo punto, c’è la nomina dei direttori di dipartimento (i capi delle strutture tecniche) già slittata tre volte e oggetto di grandi riflessioni e altrettante recriminazioni. Per questo il presidente ha chiesto a tutti gli assessori di partecipare alla riunione in presenza: dovrebbe illustrare le scelte e fornire alcune indicazioni. Nella stessa occasione potrebbero essere ufficializzate anche le novità che riguardano la giunta e forse anche le decisioni sui direttori generali delle Asl. È evidente come il rientro dei Cinque Stelle sia figlio degli ottimi rapporti personali tra Emiliano e Conte: nella giornata finale della campagna elettorale per i ballottaggi il governatore ha snobbato gli appuntamenti di Bari e Lecce per correre a Foggia a sostenere i candidati dell’ex premier. E questo è anche il passaggio chiave per risolvere le tensioni interne al gruppo consiliare grillino, da cui era arrivata al governatore la richiesta di ripristinare tutto com’era prima dell’11 aprile: l’altra consigliera Grazia Di Bari aveva la delega alla cultura, invenzione di Emiliano che non esiste nello statuto della Regione.