Qatar-gate, Giorgi ammette: "Gestivo io i contanti". E comincia a fare i nomi

Il compagno dell'ex vicepresidente Ue Eva Kaili: "Sentivo un peso, ora mi sono liberato. L'ho fatto per soldi e neanche mi servivano"

Francesco Giorgi ed Eva Kaili
Politica

Qatar-gate, Giorgi crolla e fa altri due nomi: Cozzolino e Tarabella

Francesco Giorgi sta collaborando con i pm. Questo è l'aspetto chiave dell'inchiesta sul Qatar-gate che sta travolgendo il parlamento europeo. I media greci hanno rilanciato la notizia che sarebbero oltre 60 i parlamentari coinvolti e il compagno dell'ex vicepresidente Ue Eva Kaili starebbe facendo i nomi agli inquirenti belgi che indagano sullo scandalo. Giorgi - si legge sul Messaggero - avrebbe anche indicato di sospettare che Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, entrambi europarlamentari del gruppo S&D, avrebbero preso soldi tramite Antonio Panzeri. Come assistente parlamentare guadagnava circa 2.500 euro al mese.

Per questo - prosegue il Messaggero - agli inquirenti ha detto di non aver bisogno dei soldi delle mazzette. Che erano destinati solo a lui e a Panzeri, ha sostenuto davanti ai giudici. E non a Kaili: «Farò il possibile affinché la mia compagna sia libera e possa occuparsi di nostra figlia di 22 mesi», ha dichiarato a verbale. A casa della parlamentare greca la polizia ha trovato 150 mila euro. Altri 600 mila erano in una valigia che portava il padre di Kaili. Altri 20 mila sarebbero stati trovati in una cassetta di sicurezza ad Abbiategrasso (Mi). Giorgi, ha ammesso anche di sentirsi sollevato dopo essersi tolto quel peso dalla coscienza. Raccontando di essere una persona semplice, di essersi trovato in qualcosa più grosso di lui e di essere stato accecato e sopraffatto da quel debito morale nei confronti di Panzeri.

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