Qatar-gate, il parlamento Ue "viene giù". Sarebbero 60 i politici coinvolti
La rete: Cozzolino, Moretti, Arena e il capogruppo Pd Benifei. Gli italiani pagati dagli 007 del Marocco. Panzeri e Giorgi dividevano tutto al 50%
Qatar-gate, Giorgi: "Sono stato io a prendere le bustarelle"
Lo scandalo Qatar-gate rischia di esplodere ai massimi livelli. Secondo i media greci potrebbero essere più di 60 gli eurodeputati finiti nell'inchiesta della giustizia belga. Secondo la rivelazione dell'emittente privata Mega Tv, che non ha trovato conferme dalla Procura belga, si tratterebbe per lo più di parlamentari dei Socialisti & Democratici, del Partito popolare europeo e di altre formazioni di sinistra. Nelle carte dei giudici - si legge su Repubblica - spunta la rete italiana: gli 007 del Marocco avrebbero dato soldi a Panzeri e al suo giro, formato da: Cozzolino, Moretti, Arena e il capogruppo Pd Benifei. Giorgi, compagno della ex vicepresidente Ue Kaili (destituita), esce allo scoperto: "Sono stato io a prendere le bustarelle".
All’interno di questo quadro, - prosegue Repubblica - Francesco Giorgi veniva identificato come una sorta di «agente» di Panzeri. Almeno i Servizi marocchini lo utilizzavano in quel modo. Ma erano Cozzolino e Panzeri a gestire l’accordo: al fine di consentire «l’ingerenza del Marocco». Gli inquirenti, poi, non hanno dubbi: Panzeri e Giorgi dividevano tutto al 50%. E il resto era per Figà Talamanca. Insomma «l’obiettivo erano i soldi». La “cricca” riceveva pagamenti per le sue attività. Come? In due modi quando venivano da Doha: attraverso i conti della Ong Fight Impunity o addirittura i contanti. O con qualche “regalo”.