Qatar-gate: "Nel board della Ong stava per entrare il segretario generale Ue"

La rivelazione di Simona Russo, segretaria di "Fight Impunity": "Panzeri aveva organizzato un evento per l'innesto di Klaus Welle"

Antonio Panzeri
Politica

Qatar-gate, la segretaria di Panzeri fa i nomi. Tremano i vertici Ue

Il Qatar-gate è esploso e adesso a tremare sono i massimi vertici dell'Ue. Alcune delle persone coinvolte cominciano a parlare e oltre alle dichiarazioni di Francesco Giorgi, uomo di fiducia di Panzeri e compagno della ex vicepresidente Kaili, adesso a svelare il sistema arrivano anche le dichiarazioni della segretaria della Ong al centro dell'inchiesta: la "Flight Impunity". "Sono sconvolta - spiega Simona Russo - non mi aspettavo nulla di tutto questo. Sono allibita, nauseata". Ma conferma che il giro di amicizie di Panzeri era davvero ampio e comprendeva anche Klaus Welle, il potente segretario generale tedesco del Parlamento europeo, che sta per chiudere il mandato ultradecennale ed era in procinto di entrare proprio nel board della Ong.

"La nostra Ong - prosegue Russo a Repubblica - è piccola. Per dire: in cassa in questo momento ci sono 170 mila euro. Non stiamo parlando di chissà quali cifre. Poteva succedere che per alcuni progetti specifici ci fosse una compartecipazione alle spese da parte dell'Ue. Ad esempio stavamo organizzando una Conferenza sui processi di pace nel mondo. E in situazioni del genere il Parlamento europeo poteva pagare le spese per alcuni degli invitati che considerava giusto prendessero parte all’evento. Panzeri voleva coinvolgere anche il segretario generale del parlamento Ue, il tedesco Klaus Welle: me ne aveva parlato. In effetti stava organizzando un evento per gennaio proprio con questo scopo".

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