Qatargate, "sappiamo che Panzeri mente". Giorgi, registrazioni date ai giudici
E' stata depositata agli atti una registrazione segreta di 18 minuti che mette in dubbio il corretto svolgimento delle indagini
Nuove ombre sull'inchiesta Qatargate, l'immagine della magistratura belga su un presunto giro di corruzione al Parlmento europeo
Uno dei principali sospettati nell'indagine 'Qatargate', Francesco Giorgi, ex assistente di Antonio Panzeri, ha presentato oggi alla procura federale belga una registrazione di 18 minuti che mette in dubbio "la regolarità" delle indagini. Lo riferisce il Financial Times.
Si tratta di una registrazione segreta di una conversazione con un alto funzionario di polizia coinvolto nel caso, che gli fece visita a casa l'anno scorso e si lamentò del fatto che pubblici ministeri e giudici in Belgio servissero un'agenda politica.
L'ispettore capo della polizia Ceferino Alvarez-Rodriguez si è fermato nell'appartamento di Giorgi il 3 maggio 2023 per restituire un telefono che era stato precedentemente sequestrato dalla polizia. La conversazione è stata registrata da Giorgi all'insaputa dell'investigatore della polizia. Secondo la registrazione, Alvarez-Rodriguez sostiene che le autorità belghe credevano che Panzeri mentiva nel momento in cui ha concluso il patteggiamento. "Sappiamo che [Panzeri sta mentendo] e faremo ciò che è necessario affinché il [patteggiamento] non passi", dice Alvarez-Rodriguez. “Se dimostriamo che sta mentendo ... è finito".
La registrazione mostra che Giorgi era furioso perché gli investigatori avevano perquisito il suo appartamento dopo il suo rilascio dal carcere e avevano sequestrato gli appunti che aveva scritto per la sua difesa legale. In risposta a Giorgi che definisce “scioccanti” i metodi investigativi belgi e afferma di non fidarsi della magistratura, Alvarez-Rodriguez dice: “Bisogna essere pazzi per fidarsi della magistratura oggi, qualunque sia il paese, qualunque magistratura”.
“Mi fiderò della magistratura il giorno in cui giudici e pubblici ministeri non saranno nominati politicamente, ok? Non ho fiducia nella magistratura perché i suoi fili sono tirati dai politici”, riporta il Financial Times. I giudici e i pubblici ministeri in Belgio sono selezionati da un consiglio giudiziario indipendente e poi nominati dal ministro della Giustizia.
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