Quando Berlusconi portò Cicciolina su un'isola. Lei: "Conservo le sue mutande"

Ilona Staller all'epoca era solo una modella e non ancora una pornostar: "Lui era affascinante e intelligente". Altro aneddoto, il pene alla statua di Marte

di redazione politica
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Cicciolina fa arrestare il figlio. Foto Lapresse
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Berlusconi e i suoi milli segreti. Ecco chi scrisse il contratto per l'acquisto dell'amata villa di Arcore

Silvio Berlusconi si è portato nella tomba mille segreti che forse non verranno mai svelati, legati alla sua attività di imprenditore, di politico ma anche di amante delle belle donne. Qualche retroscena inedito però è venuto alla luce e uno riguarda una nota pornostar. Era il 1973 - si legge su Il Fatto Quotidiano - e l’ungherese Ilona Staller non era ancora Cicciolina. E Silvio Berlusconi era un giovane e ambizioso costruttore, che però già aveva in testa il progetto delle sue tv commerciali. Lei faceva la modella a Milano e conobbe il rampante Silvio. Lui la invitò in vacanza su un’isola greca. "Mi portò con il suo jet privato. Ho un ricordo bellissimo. Potete anche non credermi, ma non ci fu sesso tra di noi, solo una simpatica amicizia. Era un giovane imprenditore, piuttosto magro. L’ho trovato molto affascinante, intelligente e anche bello". Staller custodisce tuttora un souvenir di quella vacanza: "Conservo ancora le sue mutande".

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Un altro aneddoto legato a Berlusconi - prosegue Il Fatto - è quello relativo ai tempi di Palazzo Chigi, Il Cavaliere non sopportava la vista della statua di Marte (con Venere) evirato. "Fate qualcosa", diceva ogni volta. Alla fine "pretese che fosse inserita una protesi per aggiungere il pene al monumento". A parte le mille autorizzazioni burocratiche, il nuovo pene di Marte costò migliaia di euro pubblici. Spunta anche un altro retroscena inedito, relativo all'amata Villa San Martino di Arcore. Fu lo zio di Elly Schlein, Mario Viviani, fratello della mamma della leader del Pd a scrivere il controverso contratto per l'acquisto della casa che apparteneva alla marchesa Anna Maria Casati Stampa e il cui mediatore principale fu Cesare Previti: "Il giorno dell’acquisto della villa – spiega chi all’epoca seguì da vicino la vicenda – Berlusconi era molto nervoso, ci teneva molto all'acquisto e l’avvocato lo rassicurò in più occasioni".