Quartapelle e la "vodka di Silvio": le interrogazioni inutili del Pd
Il tweet di Lia Quartapelle, deputata Pd, sulla "vodka di Berlusconi che viola le sanzioni"
Lia Quartapelle si sfoga su Twitter e vuole chiedere una interrogazione parlamentare per la "vodka di Silvio"
Partiamo da un tweet che Lia Quartapelle, deputata del Pd, ha voluto regalare all'emozione e alla gioia del social con l'uccellino cinguettante: "Secondo la Commissione europea il regalo delle 20 bottiglie di vodka da Putin a Berlusconi è una violazione delle sanzioni. Presenterò una interrogazione parlamentare per chiedere al governo italiano come intende reagire a questa violazione delle sanzioni contro la Russia". Intanto cerchiamo di capire chi sia codesta signora, perché al di là della suggestione del cognome che la rende facile preda della memoria, nessuno sa chi sia.
Lia Quartapelle, non è una qualsiasi, ma è figlia dell’esimio professor Luigi Quartapelle Procopio che è professore associato al Politecnico di Milano. Laurea in ingegneria nucleare, il prof frequenta gli irsuti campi della fluidodinamica relativistica, cose che fanno venire i brividi pure a chi di liquidi se ne intende, come gli idraulici. Ed infatti lui si occupa di idraulica. Il secondo cognome incute reverenzialissimi rispetti, perché c’era uno storico bizantino di Cesarea dottissimo che si chiamava appunto così, però Procopio era il nome, ma non sottilizziamo. Se uno si chiama Quartapelle e in più Procopio deve avere avuto antenati illustrissimi seppure indubbiamente un tantino strani.
Ma torniamo alla deputata, addirittura responsabile Esteri del Pd (così la figuraccia è pure maggiore) e recente fan della porcellina transgender Peppa Pig. Lia ha fatto studioni e si è buscata un baccellierato internazionale in Galles. Da Wikipedia, alla sua voce, che deve aver compilato lei stessa per la dovizia di particolari che manco Ungaretti c’ha, veniamo anche edotti del titolo della sua tesi, rigorosamente in inglese: "How does aid through budget support contribute to growth? A SAM-based analysis of the Mozambican case".
Tesi che le è valsa la laurea con lode in Economia ed un auspicabile posto a Mc Donald’s, poi ha fatto il classico Master a Londra, poi s’è fatta i soliti giri radical chic nei Paesi del Terzo Mondo per infine dottorarsi su cose africane presso l’Università di Pavia, stessa sede in cui è “cultrice della materia” (come lei stessa probabilmente ci fa sapere sempre da Wikipedia) il che vuol dire che non ce l’ha fatta ancora ad entrare e cerca di collaborare su base volontaria utilizzando il titolo che comunque fa sempre il suo porco effetto su gonzi e i meno edotti dell’araldica universitaria.
La carriera politica è classica dell’andazzo radical chic che ha preso il Pd ormai da decenni e cioè approdo naturale nel partito della ztl e delle tartine al salmone, femminismo rosso, battaglie a favore appunto dell’Africa derelitta e povera ma soprattutto rilevante è il matrimonio, nonostante i 40 anni di differenza, contratto a Milano nel luglio 2022 con Claudio Martelli, Maître à penser, del socialismo craxiano, Deputato e Ministro dei tempi belli pre tangentopoli, quelli della Milano da bere.
Fatto questo breve excursus veniamo alla recente minaccia di Lia e cioè quella di fare una interrogazione parlamentosa per sapere se l’invio di vodka a Silvio Berlusconi da parte del terribile Zar di Tutte le Russie Vladimir Vladimirovič Putin violi veramente le sanzioni europee come gli allocchi di Bruxelles hanno paventato. E soprattutto cosa intenda fare il nuovo governo di fronte alla provocazione alcolica. Siamo certi che Arcore sarà tosto circondata dalla polizia in tenuta anti-sommossa e soprattutto con cani molecolari specializzati in vodka ed affini.
Insomma, quando ho letto la notizia ho pensato sinceramente ad uno scherzo satirico di Lercio, ma poi ho visto che purtroppo era vera. Cioè, una deputata del nuovo Parlamento italiano, come primo atto della sua legislatura impegna soldi e risorse per una cosa del genere? Ebbene, purtroppo la risposta è sì. E questo rappresenta plasticamente il grado di desolazione a cui è costretta la suprema magistratura politica italiana, cioè a chiedere se Putin possa fare un regalo a Berlusconi e se quest’ultimo sia autorizzato a bere il frutto distillato della vite, prodotto per cui, tra l’altro, la Russia è famosa nel mondo.
Ma la Quartapelle non c’ha veramente altro da fare? E Claudio Martelli che comunque nel bene e nel male ha un passato da difendere non è un pizzichino in imbarazzo per lo sputtanamento, con licenza parlando si intende, che coinvolge necessariamente anche il suo pregiato cognome?