Quirinale, chi ha febbre ma è negativo potrà votare. L'ultimo grande azzardo

La richiesta del centrodestra. Secondo le stime di Berlusconi tra gli assenti forzati ci sarebbero 35 suoi grandi elettori. Manca la decisione definitiva

Politica
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Quirinale, caccia ai voti ad ogni costo: anche se hanno la febbre

Mancano ormai solo pochi giorni al via delle elezioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Tutti i partiti sono alle prese con le strategie per vincere la difficile partita del Colle, ma ancora non è chiaro in quanti potranno effettivamente recarsi alla Camera per votare a causa dell'emergenza omicron. C i sarà - si legge sul Corriere della Sera - un’istruttoria per valutare se i grandi elettori con febbre, ma negativi al tampone, potranno votare per l’elezione del capo dello Stato. Gli uffici di Montecitorio faranno un approfondimento. Ma è ancora incerto se quei voti potranno davvero essere raccolti come chiede il centrodestra, preoccupato di raggiungere il quorum nel caso di candidatura di Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia quantifica in 35 i voti a suo favore mancanti in caso di accesso negato ai febbricitanti.

Le hanno provate tutte - prosegue il Corriere - assieme a Italia Viva per evitare di mandare sprecate quelle quasi 40 schede di positivi o in quarantena. Dal Covid Hospital trasformato in seggio elettorale al voto porta a porta. Ma il presidente Roberto Fico aveva evidenziato in apertura le criticità costituzionali e regolamentari del voto non in presenza e i limiti delle norme sanitarie. Il Pd, Leu e M5s hanno obiettato più volte alle proposte dicendosi non contrari in astratto, ma preoccupati che "l’elezione del capo dello Stato possa trasformarsi in un focolaio di contagio del Covid".

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