Quirinale, Draghi decisivo per silurare la Belloni. Il clamoroso retroscena
Secondo il leader del M5s Giuseppe Conte, la candidatura era stata accettata da tutti ma poi da Palazzo Chigi sarebbe arrivato lo stop
Quirinale, la mano di Draghi dietro al no definitivo al capo del Dis
Il discorso di ieri di Sergio Mattarella ha chiuso definitivamente la partita per il Quirinale. I partiti si sono affidati al bis del Capo dello Stato e hanno messo in sicurezza il Paese per i prossimi 7 anni. Ma le polemiche sulle trattative per la partita del Colle non sono mai finite e le conseguenze sono le enormi spaccature interne che si sono create. Oltre a quella nel centrodestra, ormai sempre più diviso, c'è anche la questione Conte-Di Maio all'interno del M5s, con l'ex premier che ha chiesto al ministro degli Esteri di avere un chiarimento pubblico.
Proprio le parole del leader dei grillini - si legge sul Corriere della Sera - hanno fatto emergere un retroscena che ha del clamoroso. "Se il nome della Belloni è rimasto sul tavolo fino a venerdì sera, è perché aveva superato il vaglio di tutti». La sua affermazione è sorprendente, perché lascia intendere che l’accordo non si limitava alla sfera dei partiti. "Si stava per chiudere. Anzi era di fatto chiusa. Poi c’è stato un fuoco di sbarramento di esponenti politici e ministri: Renzi, Guerini. E purtroppo anche Di Maio. Non so... Magari all’inizio a palazzo Chigi ritenevano che la candidatura della Belloni fosse impercorribile. Magari si sono resi conto dopo che l’operazione potesse realizzarsi e scombinare i piani di Draghi. "Andrebbe indagato per capire meglio. Di certo venerdì notte è iniziata la bagarre contro la Belloni".
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