Quirinale, il nodo è Mario Draghi: a casa oppure no
Il futuro dell'ex presidente della Bce è il vero e unico dilemma che divide i partiti e paralizza tutti i giochi Quirinale-Palazzo Chigi
Ecco che cosa c'è dietro lo stallo-Quirinale
Con Draghi o contro Draghi. Draghi per sempre contro Draghi a casa. Draghi santo subito o Draghi alieno pigliatutto da uccidere nella culla. E' intorno a questo nodo, questo terrificante scontro di potere e la conseguente guerra per bande in corso che ruota lo stallo Quirinale. Tutto il resto è diversivo, test, camuffamento e tatticismo manovriero. Su Mario Draghi sì-Mario Draghi no si scompongono e ricompongono gli schieramenti, si spaccano i partiti, si bruciano i leader, crescono e cadono le candidature reali e quelle ipotizzate e tentate.
Con relativo vaniloquio da talk show. Fiumi di parole che eludono il nodo. Il futuro dell'ex presidente della Bce è il vero e unico dilemma che divide i partiti e paralizza tutti i giochi Quirinale- Palazzo Chigi. Finchè i partiti non scioglieranno questo nodo non usciranno dall'impasse.
Salvini, Conte e Meloni (con proseliti trasversali negli altri partiti, vedi il Pd Franceschini) vogliono liberarsene definitivamente e mandarlo a casa. E ci provano. Ma Letta, Di Maio, Speranza (e proseliti in partiti e schieramenti avversari, vedi il leghista Giorgetti) lo sostengono a spada tratta.
Nessuno dei due schieramenti ha i numeri per vincere. E se falliscono i tentativi reciproci finora inutilmente esperiti di crescere pescando voti nel fronte avverso onde abbattere o sostenere Draghi, non se ne esce e si resta al palo, quale che sia il candidato momentaneamente in lizza, uomo o donna, politico o tecnico, più o meno alto di caratura e prestigio istituzionale.
LEGGI ANCHE: