Quirinale, parla Cencelli: “Su Draghi troppe chiacchiere. Non mi convince”

Mario Draghi da Palazzo Chigi al Quirinale? Per il "maestro delle poltrone" il passaggio di testimone "non sarà cosa semplice"

Massimiliano Cencelli
Politica
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Draghi al Quirinale, Cencelli: "Non sarà un passaggio di testimone semplice" 

Mario Draghi da Palazzo Chigi al Quirinale? Per Massimiliano Cencelli, noto agli addetti ai lavori come il "maestro delle poltrone", il cambio della guardia non sarebbe così immediato. "A me tutte queste chiacchiere su Mario Draghi al Quirinale non mi convincono per niente. Non sarà una cosa semplice fare un passaggio di testimone tra palazzo Chigi e il Quirinale", ha dichiarato all'Adnkronos l'inventore del celebre Manuale per l'assegnazione di incarichi politici e di governo, commentando le parole riferite dal premier Mario Draghi in occasione della conferenza stampa di fine anno. L'attuale presidente del Consiglio, seppur abbia aperto alla corsa al Colle,  è difficile che possa venire eletto al Quirinale, secondo Cencelli

Intanto, in mattinata il leader del Carroccio Matteo Salvini, al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi, ha dichiarato: "Non abbiamo parlato ovvviamente nè di Quirinale nè di beghe politiche. Un incontro utile. Le interpretazioni le lascio a voi. Io fino a gennaio di Quirinale non parlo". 

Mentre dalla galassia Cinque Stelle spicca la voce del vicepresidente Michele Gubitosa. Il M5s "non pone veti" sul Quirinale ma "in questo momento, in chiusura di legge di bilancio, non è giusto fare fughe in avanti sui nomi. Però dico che per il M5S, se si parla di figure di alto profilo politico e istituzionale, non ci sono pregiudizi. Non mettiamo veti e non siamo prevenuti, lo specifico affinché nessuno pensi di utilizzarci come scusa per dire no a qualcuno", ha affermato Michele Gubitosa, uno dei cinque vicepresidenti del M5S, in un'intervista a La Repubblica.

Un veto però c'è, ed è quello su Silvio Berlusconi: "Su di lui ci siamo già espressi, non avrà i nostri voti". Gubitosa ha poi preso tempo rispetto alla domanda su una possibile consultazione online degli iscritti sul candidato per il Colle: "Ora dobbiamo approvare la legge di bilancio, dopodiché a gennaio entreremo nel vivo della discussione e valuteremo". "Serve, ha sottolineato uno dei cinque vicepresidenti del 5S, un presidente che unisca e non che divida, intanto fa bene Giuseppe Conte a voler dialogare con tutte le forze in Parlamento". 

 

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