Regionali, Meloni pretende Sardegna e Abruzzo. Ira Lega-FI. Governo a rischio

Rischio implosione e ripercussioni sul governo

Di Alberto Maggi
Meloni Salvini Tajani
Politica

Meloni pretende Sardegna e Abruzzo. Regionali, è caos nel Centrodestra

 

Nessun vertice convocato tra i leader del Centrodestra sulle elezioni regionali del 10 marzo 2024. Tutto in alto mare e tensione alle stelle. La Lega e Forza Italia chiedono che vengano ricandidati gli uscenti, ma Giorgia Meloni, vista la forza elettorale uscita dalle Politiche del settembre 2022, pretende due regioni su tre e per questo motivo Fratelli d'Italia ha silurato Christian Solinas in Sardegna offrendo alla Lega la Basilicata con Pasquale Pepe. Ma in Basilicata Antonio Tajani non sente ragione e vuole confermare Vito Bardi e ovviamente per i meloniani Marco Marsilio in Abruzzo, FdI, non si tocca.

Irritazione alle stelle, anche per il siluramento del vicepresidente di FdI in Trentino da parte del leghista Maurizio Fugatti. Il caos regna sovrano. Con il serio rischio di una corsa solitaria di uno o più partiti della coalizioni di Centrodestra e con serie ripercussioni sul governo. Ecco spiegati i siluri leghisti al ministro Francesco Lollobrigida, cognato della premier, per la fermata ad hoc del treno a Ciampino. Trovaranno la quadra? Al momento tutto in alto mare e al di là delle battute e delle smentite la tensione cresce, anche perché alle Europee si vota con il proporzionale e sarà tutti contro tutti, per non parlare del caos totale sulle alleanze Ue del dopo-voto del 9 giugno 2024.

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