Regionali, Meloni vuole Sardegna e Veneto (o Piemonte). Ira Lega. Caos Cdx

Regionali, Centrodestra nel caos. Solo il vertice tra i leader può (forse) trovare una soluzione per non andare al voto divisi

Di Alberto Maggi
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Politica

Paolo Truzzu (FdI) candidato in Sardegna: per la Lega salta tutto. Saltano anche Alberto Cirio in Piemonte, Vito Bardi in Basilicata (Forza Italia) e Marco Marsilio in Abruzzo (Fratelli d'Italia). Anche perché sul terzo mandato di Zaia... Inside

 

E' scontro totale nel Centrodestra sulle elezioni regionali e in particolare sulla Sardegna, la prima che andrà al voto a fine febbraio. Ma, a cascata, il caos riguarda tutte le altre regioni, anche quelle che andranno al voto nel 2025. Fratelli d'Italia ha ormai già iniziato la campagna elettorale, d'accordo con Forza Italia e Noi Moderati, per Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari, meloniano molto vicino a Giovanni Donzelli.

Ma la Lega non ci sta. E sia con i vertici nazionali che con quelli locali vuole continuare a puntare sulla riconferma del presidente uscente Christian Solinas, esponente del Partito Sardo d'Azione, di fatto da anni una costola del Carroccio. FdI, che forte dei risultati delle elezioni politiche 2022 e dei sondaggi vuole contare di più nelle regioni (attualmente è fortemente sottopesata), ha deciso di rompere l'accordo e di non ricandidare i governatori uscenti.

E così per la Lega salta tutto. Saltano anche Alberto Cirio in Piemonte, Vito Bardi in Basilicata (Forza Italia) e Marco Marsilio in Abruzzo (Fratelli d'Italia). Spetterà a un vertice dei tre leader nazionali - Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani - trovare la soluzione (molto probabile già in settimana). Ma la tensione è altissima. Anche perché l'ipotesi di compromesso per cui FdI avrebbe aperto al terzo mandato dei governatori (durante la conferenza stampa di inizio anno la premier non ha chiuso e ha parlato di "materia che riguarda il Parlamento") consentendo l'anno prossimo a Luca Zaia di ricandidarsi in Veneto, e in cambio la Lega avrebbe sostenuto Truzzu in Sardegna mollando Solinas, viene smentita categoricamente dai massimi vertici del partito della presidente del Consiglio. Fratelli d'Italia, oltre alla Sardegna e alla riconferma di Marsilio in Abruzzo, vuole anche una grande regione del Nord. O il Piemonte quest'anno o il Veneto il prossimo. 

Ma anche Antonio Tajani non ci sta e non vuole che si tocchino né Cirio in Piemonte né Bardi in Basilicata, dove invece la Lega - se perde la Sardegna - vuole il candidato e ha già il nome pronto: il commissario regionale Pasquale Pepe. Una matassa difficilissima da sbrogliare che a questo punto finirà direttamente sul tavolo del vertice a tre - Meloni, Salvini, Tajani - che dovrebbe tenersi già entro il weekend o, al massimo, all'inizio della prossima settimana. I tempi d'altronde sono strettissimi.

Intanto il caos nel Centrodestra ha portato a conseguenze anche nel Centrosinistra. L'ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, vuol tornare alla guida della sua città e da presidente dei Progressisti sardi rilancia la sua candidatura. Potrebbero esserci infatti elezioni comunali anticipate se davvero l'attuale primo cittadino, Paolo Truzzu (FdI), sarà il candidato alla presidenza della Regione Sardegna.

Zedda, già avversario di Christian Solinas alla Regionali di cinque anni fa vinte da quest'ultimo, si concentrerà sulla campagna elettorale per Cagliari ed è orientato a non ricandidarsi - spiega all'Agi - per il Consiglio regionale. "Stiamo comunque valutando se inserire il mio nome sul simbolo dei Progressisti che depositeremo lunedì prossimo", anticipa Zedda, che del partito è il presidente.