FI avverte la Lega: "Nessuno può dire in quella regione candidato nostro o andiamo da soli"

"Frattura in Veneto? Conseguenze negative". Intervista

Di Alberto Maggi
Politica

Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, ad Affaritaliani.it: "Due mandati per un governatore sono un tempo sufficiente"


"Il tema per noi non è Zaia sì o Zaia, ma tenere saldo un principio che vale e deve valere per tutte le regioni, anche quelle a statuto speciale. Due mandati per un governatore sono un tempo sufficiente per espletare al meglio il proprio mandato, attuare il programma di governo ed evitare incrostazioni di potere nefaste che ci sarebbero con altri mandati". Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani.it, esclude che il partito guidato da Antonio Tajani possa cambiare idea sul vincolo del doppio mandato per i presidenti di regione come invece vorrebbe la Lega per ricandidare Luca Zaia in Veneto. "La legge sul doppio mandato ha funzionato bene per i sindaci e nessuno ha avuto da ridire. Due mandati per sindaci e presidenti di regione sono sufficienti anche per dare all'ente amministrato un senso di alternanza che fa bene alla qualità dell'amministrazione pubblica".

Alla domanda se si possa affermare oggi che il candidato alle elezioni regionali in Veneto sarà certamente un leghista, anche se non Zaia, altrimenti, come hanno detto molti esponenti veneti del Carroccio, andranno da soli alle elezioni, Nevi risponde: "No, non si può dire. Come non si può dire che sarà di Forza Italia o di Fratelli d'Italia. Ci sarà una discussione al tavolo nazionale dei leader e si troverà la quadra. Per Forza Italia l'unità del Centrodestra è un valore imprescindibile e noi lavoreremo per il massimo della compattezza. Certo è che un partito della coalizione non può dire in quella regione il candidato sarà nostro o andiamo da soli al voto. Nessuno può affermare una cosa del genere".

"Il Veneto non è un mondo a parte, ci sarà un tavolo nazionale in cui verranno discusse tutte le candidature alle prossime elezioni regionali e dove mi auguro si troverà la sintesi con i nomi migliori. Le scelte vanno fatte non sull'appartenenza politica ma sulla capacità dei candidati. Noi siamo affezionati a un metodo che è quello che si sceglie la persona che ha maggiori capacità di vincere e quindi, per fare questo, anche di allargare il consenso del Centrodestra a forze moderate che oggi stanno con il Centrosinistra, forze riformiste, cattoliche e che sono importanti per allargare il perimetro della coalizione", sottolinea l'esponente azzurro.

Ma se la Lega corresse da sola alle elezioni regionali in Veneto ci sarebbero ripercussioni politiche anche a Roma e quindi a livello nazionale sul governo? "Il tema per il momento non si pone, non ci sono mai state spaccature e noi di Forza Italia lavoriamo perché non ci siano. Ricordo a tutti che le fratture sono sempre cariche di conseguenze negative per la coalizione, la quale, anzi, deve essere ancora più unita oggi visto che il Centrosinistra con il campo largo ha scelto la strada dell'accozzaglia e non della coalizione programmatica ed è quindi più pericoloso. Per questo motivo il Centrodestra deve restare assolutamente compatto ed evitare qualsiasi spaccatura", conclude Nevi.

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