Riforme, ampliato il potere del premier. Cambia norma su scioglimento Camere

Approvato emendamento di Avs con ok Casellati e Balboni

di Redazione
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Maria Elisabetta Alberti Casellati durante la lectio magistralis presso la School of government della Luiss
Politica

Balboni e Casellati hanno invertito il precedente parere negativo, dando invece un parere favorevole che ha condotto all'approvazione all'unanimità

Si modifica la norma del premierato sull'articolo che prevede il cambio del premier eletto. Il governo e il relatore Alberto Balboni hanno cambiato il loro parere su un emendamento di Avs, dando il loro consenso, così che l'emendamento è stato approvato all'unanimità dalla Commissione Affari costituzionali. L'emendamento prevede che il premier eletto possa chiedere lo scioglimento delle Camere al presidente della Repubblica in tutti i casi di sue dimissioni, e non solo in caso di dimissioni "volontarie".

Il testo Casellati prevedeva il ricorso automatico alle urne anticipate in caso di "revoca della fiducia al Presidente del Consiglio eletto, mediante mozione motivata". "In caso di dimissioni volontarie - proseguiva il testo - del Presidente del Consiglio eletto, previa informativa parlamentare, questi può proporre, entro sette giorni, lo scioglimento delle Camere al Presidente della Repubblica, che lo dispone". Qui si era aperto un dibattito perché i costituzionalisti e le opposizioni avevano sottolineato che ci sono i casi di dimissioni obbligatorie e non volontarie, quelle a seguito della fiducia negata dal Parlamento al governo che la pone su un suo atto. Su questo caso il testo Casellati non diceva nulla. Tuttavia la ministra ha sostenuto che anche quelle fossero dimissioni volontarie. Oggi al momento di discutere un emendamento di Peppe De Cristofaro (Avs), che eliminava la parola "volontarie", Balboni e Casellati hanno invertito il precedente parere negativo, dando invece un parere favorevole che ha condotto all'approvazione all'unanimità.