Fisco, nuova rottamazione delle cartelle in arrivo (con una doppia opzione). I particolari. Esclusivo
Mef al lavoro, FI e Lega spingono. Più cauta FdI
L'obiettivo di tutto il governo e della maggioranza è quello di far passare all'opinione pubblica il messaggio che sia una misura a sostegno di chi è in difficoltà
Di ufficiale non c'è ancora nulla, ma il ministero dell'Economia sta lavorando a un provvedimento, forse addirittura un decreto legge da portare in Consiglio dei ministri ai primi di febbraio, per la quinta rottamazione delle cartelle esattoriali. La novità del provvedimento - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - è che ci sarà una doppia possibilità per il contribuente che ha un debito con lo Stato e quindi un contenzioso aperto con l'Agenzia delle Entrate nel periodo dal 2000 fino al 31 dicembre 2023.
La prima opzione sarà quella di pagare l'intero debito con il Fisco ma spalmato su 120 rate e quindi in dieci anni. Un modo - spiegano fonti leghiste che spingono per questa misura - per dare respiro a moltissime piccole e medie aziende, ma anche ad artigiani, che altrimenti rischierebbero di chiudere con un danno per l'economia del Paese e la crescita economica. La seconda possibilità - questa più gradita a Forza Italia - è quella di un nuovo saldo e stralcio ovvero uno sconto consistente sul debito con lo Stato (che però non dovrebbe superare un tetto intorno ai 20-30mila euro) per chiudere il contenzioso con l'Agenzia delle Entrate.
In sostanza, verrebbe pagata una cifra ben inferiore a quanto dovuto ma entro massimo il 31 luglio di quest'anno per cancellare il debito con l'Erario. Un modo - fanno notare gli azzurri - per far entrare liquidità extra nelle casse pubbliche in modo da poter utilizzare questi fondi nella prossima Legge di Bilancio per il 2026 per estendere la riduzione dell'aliquota fiscale dal 35 al 33% fino a 60mila euro di reddito all'anno per tutti i lavoratori, sia del settore privato sia di quello pubblico.
Politicamente a spingere sono soprattutto Lega e Forza Italia, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, non è assolutamente contrario a priori ma chiede massima cautela - da qui i tempi abbastanza lunghi per varare il provvedimento - al fine di non commettere errori tecnici e studiare bene la misura. Comunque Fratelli d'Italia al Mef ha il vice-ministro Maurizio Leo che ha proprio la delega su queste tematiche e quindi si sente totalmente garantito e tranquillo. L'obiettivo di tutto il governo e della maggioranza è quello di far passare all'opinione pubblica il messaggio che sia una misura a sostegno di chi è in difficoltà, oltre che per reperire fondi utili al taglio delle tasse, e non certo un condono per i furbetti come certamente lo chiameranno le opposizioni, soprattutto Pd, M5S e AVS.
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