Russiagate, Rosato (Iv): "Conte? Ambiguo con alleanze opache"
Intervista di Affari a Ettore Rosato (Iv): "Ha indossato il gilet giallo dismesso da Di Maio, tornerà anche Di Battista in coppia con lui. Auguri al Pd"
Lapresse
Russiagate, Ettore Rosato (Iv): “La documentazione emersa è inconfutabile. Che a negare l’evidenza sia il M5s, che ha sempre sbandierato la trasparenza quale suo tratto distintivo, è l’emblema del suo fallimento. Conte deve aver trovato in un armadio il gilet giallo dismesso da Di Maio e l’ha indossato, gli piace pure. Tornerà anche Di Battista, con cui faranno una bellissima coppia. Auguri al Pd”.
Se per il Copasir il fascicolo Russiagate è chiuso, il dibattito politico continua ad essere animato. Ad aggiungere pepe al dibattitto non ci sono solo la mail dell’ambasciata Usa, con la quale venne chiesta collaborazione all’Italia sul caso, e la comunicazione scritta inviata dall’ex capo del Dis Gennaro Vecchione ad Aise e Aisi sull’incontro con William Barr, di cui scrive Repubblica. Ma anche le ricostruzioni del Riformista, prima sulla figura del professore Joseph Mifsud, “principale obiettivo” di Barr in Italia, e oggi con le indiscrezioni sull’ex agente dei servizi segreti Marco Mancini.
Indiscrezioni rispetto alle quali il coordinatore nazionale di Italia viva e vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, dice subito ad Affaritaliani.it: “Se fosse confermato che Mancini sarebbe saltato con un'operazione organizzata dai russi a partire dal famoso video all'Autogrill con Renzi, sarebbe davvero molto grave”. In generale, sul Russiagate Rosato non ha dubbi: “Per quanto ci riguarda la documentazione emersa è inconfutabile”.
Il Copasir, quindi, non avrebbe dovuto chiudere il fascicolo?
Il Copasir fa il suo lavoro, tenendo conto anche delle diverse sensibilità che ci sono al suo interno. Il Comitato parlamentare per la sicurezza, però, va preservato dallo scontro politico. Per quanto ci riguarda, le cose sono talmente evidenti e, ribadisco, la documentazione che ne è mersa è inconfutabile. È inutile negare l’evidenza. Che poi a farlo sia il partito che ha sempre sbandierato la trasparenza quale suo tratto distintivo diventa l’emblema del fallimento del M5s.
La convince la spiegazione fornita da Vecchione a proposito della cena agostana?
Ma non scherziamo. Il capo dei servizi va a cena con un rappresentante del governo statunitense, mandato dal presidente americano qui in Italia, per parlare di vacanze estive? È evidente che a quell’incontro si è parlato di questioni di interesse nazionale. Mi sembra inaccettabile, quindi, che non ci sia stata chiarezza sui contenuti.
Il vicepresidente del M5s Mario Turco, proprio ad Affari, a proposito di Renzi ha detto testualmente: “E’ singolare dover assistere a presunte lezioni sul senso delle istituzioni da parte di chi ha fatto della spregiudicatezza il suo credo politico”, invitandolo a chiarire davanti al Copasir.
Ci mancherebbe che noi vogliamo dare lezioni a Conte. Lo abbiamo conosciuto a sufficienza prima di mandarlo a casa un anno fa. Il problema di Conte è che le scelte ambigue che ha fatto in politica estera, penalizzanti per il nostro Paese, sono frutto di una strategia di alleanze opache, oltre che di tanta superficialità. D’altronde, siamo di fronte a un leader che si definisce progressista e non sa scegliere tra Le Pen e Macron. Cosa serve di più per capire?
In effetti, tra Conte che non si schiera sulle elezioni francesi e il disagio sull’invio delle armi in Ucraina, sembra in corso una sorta di restaurazione, di ritorno al Movimento delle origini. La sua, quindi, è una domanda rivolta soprattutto al Pd?
Conte deve aver trovato in un armadio il gilet giallo dismesso da Di Maio e l’ha indossato, gli piace pure. Vedrete che tornerà anche Di Battista, con cui faranno una bellissima coppia. Auguri al Pd.
Italia viva accusa il Movimento di opporsi alla commissione d’inchiesta sulla missione russa in Italia durante la pandemia. I Cinque stelle, per bocca di Turco, sostengono invece, che non hanno nulla cui opporsi, non essendoci alcuna richiesta. Difficile districarsi…
L’abbiamo avanzata in tutte le sedi. E’ in Parlamento la discussione della proposta di istituzione di una commissione sulla pandemia, sugli acquisti, sugli sprechi e, quindi, al suo interno c’è anche tutta la vicenda russa. Il M5s si è sempre opposto, questa è la verità. Ora vedremo come voterà, anche se ragionevolmente credo che sarà tema della prossima legislatura.