Sanità, dl liste d'attesa senza soldi. Le casse dello Stato sono vuote
Stanziati 300mln, ma servirebbero almeno 1,3mld. I dubbi del Quirinale sull'urgenza di questa misura
Liste d'attesa, mancano i fondi: la misura oggi in Cdm sarà in versione "light"
Il governo Meloni si appresta a portare oggi in Consiglio dei ministri il decreto sulle liste d'attesa. Ma la misura annunciata dall'esecutivo rischia di diventare poco più di uno spot elettorale in vista delle elezioni di sabato e domenica prossimi. I fondi a disposizione, infatti, sono veramente pochi. Saranno stanziati - in base a quanto risulta a Il Fatto Quotidiano - 300 milioni di euro a fronte di costi stimati fra i 6/700 e 1,3 miliardi. Il resto dei fondi finirà in un disegno di legge con i tempi lunghi e incerti dell’iter parlamentare. "Alcune misure saranno subito operative dopo il Consiglio dei ministri: penso all'aumento del tetto di spesa per l'assunzione di personale sanitario che passerà dal 10 al 15%", ha spiegato il ministro della Salute Orazio Schillaci.
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Furia delle Regioni, convocate solo ieri dopo settimane - prosegue Il Fatto - di anticipazioni sui giornali e senza nemmeno uno straccio di bozza. Ma anche i giuristi del Quirinale hanno messo paletti, non rilevando l’urgenza di riaffermare per decreto norme in parte esistenti e mai applicate, come il divieto di chiudere le agende di prenotazione per una visita o esame e il diritto di ottenere la prestazione pagando solo il ticket ad un privato quando il Servizio sanitario nazionale non la garantisce nei tempi previsti. I medici protestano per una misura tanto attesa che nel concreto sarà rimandata a data da destinarsi.