Sanità Emilia, i conti non tornano: non fate parlare i direttori Ausl

Quel pasticcio della Sanità emiliana. Convocati i dirigenti delle Ausl per conoscere i numeri veri. Ma per la Regione c’è una questione procedurale, non si può…

di Antonio Amorosi
Stefano Bonaccini
Politica

C’è un buco nella Sanità emiliana, anzi no, non c’è. Il mistero nella Regione di Bonaccini. L’avvocato Michele Facci (Lega), relatore di minoranza del Bilancio: “I conti non tornano, vogliamo vi sia trasparenza e che la gente sappia”

Prima l’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna Raffaele Donini annuncia un buco da 400 milioni di euro, poi il buco rientra a pochi milioni, no anzi, nel bilancio si legge un buco da 837 milioni di euro, adesso è di 84, ah no è rientrato, i conti sono in pari. Ma quali sono i numeri veri?

“Sono tutti numeri dati così, senza riscontro. Chiediamo i numeri da mesi ma nessuno li ha visti. Chiedo i dati e mi rispondono con delle supercazzole”

E perché? Che risposta ha ricevuto?

“Il dirigente della Sanità ci ha risposto che le aziende hanno dato a loro i dati, ci sono delle criticità, c’è la guerra, l’Ucraina, l’inflazione, il costo energetico, il Covid, le spese ma stanno monitorando e alla fine stanno andando bene, anzi...”

Eh?

“Se chiedo i dati, datemi i dati! Andiamo avanti da 2 mesi così. Ci consegnino i report. Abbiamo titolo a vederli e verificarli, come consiglieri d’opposizione. Sono relatore di minoranza del Bilancio. C’è qualcosa che non torna visti tutti questi numeri ‘sparati’”

Quali sono i dati reali?

“Non li abbiamo mai visti. L’ho detto al direttore generale della Sanità dell’Emilia Romagna, Luca Baldino, “io la stimo molto ma le risposte alla ‘Amici miei’ non le accetto”. Ho chiesto la convocazione dei direttori delle Ausl dell’Emilia Romagna. Loro i dati li hanno e possono spiegare anche al di là dei numeri”

Sicuramente...

“Sono disponibile ad andare anche al Tribunale Amministrativo Regionale per avere questi dati”

E perché la Regione non li rende pubblici?

“C’è un particolare che pochi conoscono. Vista la situazione di difficoltà evidente nel 2022 la Regione approva due delibere di giunta, dove si dice che per far fronte a questa situazione tutte le aziende Ausl dovevano, con cadenza bimestrale, da aprile 2022 comunicare l’andamento dei conti. In base a questi numeri, la Regione avrebbe valutato quali misure adottare”

Sono dati precisi quindi, aggiornati al bimestre, a conoscenza dell’ente...

“Certo. Abbiamo chiesto che i responsabili delle aziende vengano convocati nella prima commissione, Bilancio, presieduto dal leghista Massimiliano Pompignoli e che possano intervenire e spiegare”

E cosa c’è di male che la cittadinanza li senta?

“Ah non si sa. Se non c’è niente da nascondere perché alzare i muri, come sta facendo la Regione, sostenendo questioni procedurali che non esistono”.

Il motivo?

“Faccio una domanda: sarà che i numeri poi andranno verificati e ai dirigenti delle Ausl potrebbero ‘cadere’ parole di troppo in commissione?”

E come è motivato quello che la Regione chiama pareggio?

“La misura ultima è stata di tamponare il buco, che ora dicono essere di 84 milioni, ma lo dicono loro, come avevano comunicato altre cifre, con un provvedimento che consente di utilizzare la quota dell’avanzo di Bilancio che in genere è vincolata. Invece ora è stata svincolata. E’ un problema straordinario che viene tamponato con misure ordinarie. Ma abbiamo un sistema sanitario con diversi comparti aziendali che non ci tornano e quindi vogliamo vedere i numeri e sentire i dirigenti, anche perché l’anno prossimo, in caso di buco, questi soldi non ci saranno. Ma aspetti un attimo...”

Che succede?

“Mentre le sto parlando mi dicono che stanno arrivano i numeri delle Ausl. E’ già qualcosa. Sono report complessi. Ora vanno studiati. Vogliamo vi sia trasparenza e che la gente sappia. Restiamo fermi a convocare i direttori della Ausl in commissione”

 

...continua

 

 

 

 

 

 

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