Santanchè: non mollo e non patteggio. Scadenza del 29 gennaio e pressioni
Vertice tra i meloniani per convincerla alle dimissioni
Santanchè, braccio di ferro con Meloni sulle dimissioni
Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio per falso in bilancio nell'inchiesta su Visibilia, ma la ministra del Turismo non intende dimettersi, anche se aumentano le pressioni da parte dei meloniani per un suo passo indietro e ci sarebbe anche una data limite per il passo indietro, fissata per il 29 gennaio. Ieri Meloni e Santanchè si sono incrociate in Cdm ma senza un vero confronto. Cresce, invece, la sensazione che la resa dei conti sia solo stata rimandata. Anche perché, - riporta La Stampa - prima di lasciare Roma per salire sul treno che la porterà prima a Milano e poi, oggi, a Verona per l’inaugurazione della MotoBike Expo, Santanchè dice ai suoi che non ha intenzione di mollare.
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Lo sfogo è chiaro: "Come si fa a stare con Trump e poi andare dietro ai giudici?" . E ancora: "Né patteggio, né mi dimetto" è la confessione con cui Santanchè - stando a quanto risulta a La Stampa, lascia intendere come non ci sia in corso alcuna riflessione da parte sua. Un muro. Esattamente l’opposto della linea marcata ieri da FdI. "Aveva detto a suo tempo che, in caso di rinvio a giudizio, avrebbe fatto una riflessione – ha scandito Donzelli – Adesso la sta facendo e noi aspettiamo che ci dica cosa ritiene di fare alla luce delle ultime evoluzioni".