Santanchè e la "mappatura dei balneari". Gelo a Palazzo Chigi per la riforma
La misura include la norma sulle guide turistiche "attesa da dieci anni". Un piano a lungo termine che la ministra si sarebbe autoassegnata
Santanchè, scoppia il caso della riforma sulle guide turistiche. Meloni non avrebbe apprezzato lo slancio della ministra. I dettagli
Scoppia una nuova bufera su Daniela Santanchè, questa volta però la questione non è giudiziaria ma strettamente politica. A Palazzo Chigi non sarebbe piaciuta la mossa della ministra, che ha annunciato un piano a lungo termine per una riforma del turismo. Un pacchetto di misure che Santanché - riporta Repubblica - ha definito una "rivoluzione industriale del turismo", e che include la riforma delle guide turistiche, "attesa da dieci anni". Annuncio che sembra aver colto un po' di sorpresa il governo e in particolare la premier Giorgia Meloni, soprattutto perché Santanché parla di un piano "che verrà attuato in stretto rapporto con le Regioni". Un orizzonte lungo che la ministra si è autoassegnata, almeno nella strategia di comunicazione.
Intanto arriva Siconbep, il nuovo sistema di mappatura digitale delle concessioni dei beni pubblici, spiagge comprese. Il decreto legislativo ha avuto ieri il via libera del Consiglio dei Ministri, dopo un lunghissimo iter che è partito da uno degli ultimi Cdm del governo Draghi, il 16 settembre dell’anno scorso. Un’operazione trasparenza, - prosegue Repubblica - collegata alla mappatura delle spiagge che è stata avviata al Mit e che, secondo i balneari, dovrebbe dimostrare che le spiagge italiane non sono un bene scarso.
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Quel che è certo è che bisognerà aspettare un bel po’ prima di saperlo. Il decreto legislativo (attuativo dell’art.2 della legge per la Concorrenza del 2022) dopo il primo via libera ha avuto bisogno di diversi pareri positivi, che sono arrivati nei mesi successivi, l’ultimo è quello della Conferenza Unificata, il 30 novembre. Il termine per l’entrata in vigore del provvedimento era febbraio, ma il Milleproroghe lo ha fatto slittare al 27 luglio. E si attendono ancora anche gli esiti della mappatura delle spiagge del Mit.
Molto critico Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa: "Meloni può fare la mappatura delle concessioni balneari, magari per individuare nuove aree da assegnare, ma questa attività non c’entra nulla con la doverosa messa a gara delle concessioni esistenti, per cui vengono pagati allo Stato canoni irrisori".