Schifani: "Stop al fotovoltaico in Sicilia. Soldi ed energia non restano qui"

Il presidente della Regione vuole un confronto col governo per ridiscutere l'accordo e valutare il rapporto tra utile d'impresa e danno ambientale

Politica

Sicilia, Schifani: "Il governo adesso deve darci delle spiegazioni"

Renato Schifani lancia una stoccata al governo che sa anche di messaggio chiaro in vista dell'autonomia differenziata delle Regioni. "Ho deciso - spiega il governatore della Sicilia e lo riporta il Messaggero - di sospendere a breve il rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico. Dobbiamo valutare l’utile d'impresa con l’utile sociale e col danno ambientale. Inoltre, questa attività porta lavoro? L’energia rimane in Sicilia? No. La Sicilia paga un prezzo non dovuto per una risorsa sua. Il danno e la beffa. E allora intendo discutere col governo". Le sue parole arrivano a Roma come una fucilata, quasi fosse l’inizio di una battaglia a suon di “autonomia”, visto che nel gioco possono finire materie strategiche come l’energia elettrica prodotta dalle fonti rinnovabili nel Mezzogiorno, "il petrolio del Paese" secondo la premier Giorgia Meloni. E a rischiare di pagare il conto sarebbero soprattutto le imprese del Nord.

Il ragionamento di Schifani - prosegue il Messaggero - parte dalla seguente considerazione. "C’è un decreto legislativo - spiega il politico - che prevede che sul fotovoltaico non possano essere imposte delle royalty. Però già questi impianti danno il 3% di energia ai Comuni come risarcimento del danno ambientale". Continua Schifani: "Mi chiedo perché non debba essere riconosciuta una quota anche alla nostra regione. Dobbiamo trovare una soluzione che consenta alla Sicilia di chiedere a chi insedia impianti fotovoltaici non soldi ma energia, per avere una bolletta più sottile grazie a ciò che si produce sul nostro territorio». La vera scommessa, dunque, sono le potenzialità che ha ancora il Sud. Il governo è già intervenuto per sbloccare la realizzazione di decine di nuovi parchi, soprattutto eolici, in Puglia, Basilicata e Sardegna.

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