Schillacci, "foto tarocche nelle ricerche". Meloni pensa a Vaia al suo posto

Il governo pensava già da tempo di sostituirlo al ministero della Salute. Per casi simili all'estero ci si dimette immediatamente: i precedenti

di redazione politica
Orazio Schillaci
Politica

Schillacci beccato, le foto delle sue ricerche prese da altri studi. Le opposizioni in rivolta: "Riferisca in Parlamento"

Il governo Meloni deve fare i conti con un nuovo caso politico, questa volta a finire nella bufera è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci. Un'inchiesta de Il Manifesto ha fatto emergere un caso imbarazzante per lui, diverse foto delle sue ricerche sarebbero infatti "tarocche", prese cioè dai lavori di altri colleghi. La replica del ministro: Non sono esperto di microscopia elettronica, mi sono fidato di chi ha fornito quelle immagini". Ma ormai la bufera è scoppiata. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana - si legge su Il Fatto Quotidiano - ha chiesto che il ministro risponda in Parlamento. Andrea Crisanti, professore di Microbiologia, ha detto: "Se le cose sono andate così è molto grave, dovrebbe aprire un'indagine il Consiglio universitario nazionale".

Nel resto del mondo - prosegue Il Fatto - per casi simili scattano immediatamente le dimissioni. In Germania, due anni fa, si è dimessa la ministra Spd della Famiglia, Franziska Giffey, accusata di aver copiato parte di una tesi di dottorato. Ancora il manifesto ricorda che il neuroscienziato canadese-americano Marc Trevor Tessier-Lavigne ha lasciato la presidenza dell'Università di Stanford in California, una delle più importanti del mondo, per un caso analogo. Siamo in Italia e nessuno ha chiesto le dimissioni di Schillaci, la cui forza peraltro risiede soprattutto nella credibilità scientifica e professionale.

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Era già considerato un ministro debole, in un governo che non sembra certo intenzionato a rilanciare la sanità pubblica in crisi, tanto che alcuni già da tempo vedono scaldarsi a bordo campo Francesco Vaia, già direttore dello Spallanzani e oggi alla Salute come capo della Prevenzione. Schillaci - conclude Il Fatto - è uno stimato professore di Medicina nucleare. Prima e dopo gli incarichi di preside di Medicina, poi rettore di Roma Tor Vergata e dall'ottobre scorso ministro, ha dedicato gran parte della sua attività alla radioterapia e alla cura dei tumori. Ha oltre 400 pubblicazioni all'attivo e un indicatore bibliometrico H index di 40, medio-alto. Nessuno lo accusa di essere un falsario, ma nessuno ha smentito la notizia delle foto "tarocche" sulle sue ricerche, riguarderebbero almeno otto articoli.

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