Schlein inciampa sul naso con un assist ai razzisti: "Non è ebreo ma etrusco"

La frase anziché allontanare i pregiudizi li fomenta, un segnale che la dice lunga sulle capacità della candidata alla segreteria Pd di gestire l'opposizione

Di Giuseppe Vatinno
Elly Schlein
Politica

Schlein "a naso" ha fatto una bella gaffe: il commento 

Tutto ha avuto inizio da una improvvida intervista concessa da Elly Schlein a TPI, The Post Internazionale, che nelle intenzioni sarebbe dovuta servire a denunciare di essere vittima di antisemitismo a causa del suo “naso ebreo Schlein”. Si legge e si sbalorda: “Si è attivato un vero e proprio esercito di odiatori che parte dal mio naso e dal mio cognome per esprimere ignobili sentimenti antisemiti. Gli stereotipi sono quasi sempre ingannevoli”.

"Per quanto sia orgogliosissima del lato ebraico della mia famiglia paterna, io non sono ebrea, perché come sapete la trasmissione avviene per linea matrilineare. Ma la cosa più folle è il dibattito sul mio naso. Perché non è un ‘naso ebreo Schlein‘ che ho ereditato da mio padre, come scrivono i razzisti nella rete. È un naso tipicamente etrusco”.

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La Schlein, invece di ribattere alle accuse razziste sul naso adunco, se ne esce dicendo che: 1) Lei non è ebrea perché ad esserlo è il padre e non la madre; 2) Il suo non è un “naso ebreo Schlein”, ma bensì un “naso etrusco”. Woody Allen non avrebbe potuto fare di meglio.

Insomma una cosa mai vista. L’intervista della Schlein ha ovviamente mandato su tutte le furie la comunità ebraica. Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma, ha preso quindi tastiera e calamaio ed ha prontamente rintuzzato l’improvvida Elly: “Se per rispondere a un deprecabile attacco antisemita sul tuo naso confermi lo stereotipo su cui si fonda, non sei di grande aiuto contro l’antisemitismo. Non esistono nasi etruschi, ebraici o fenici, esistono caratteristiche che ci rendono unici e di cui non bisogna vergognarsi”.

Dureghello c’ha un bel daffare con i nasi ed infatti qualche mese fa aveva avuto un duro scontro con Vauro che in una vignetta aveva disegnato Zelensky con il tipico stereotipo del naso adunco. A tal proposito aveva dichiarato: “Non è una casualità, ma un’abitudine quella di un certo signore di raffigurare gli ebrei con il naso adunco con lo stile della Difesa della Razza. Non per questo è meno grave e non per questo ci si può assuefare alla vergogna”.

Al che Vauro aveva risposto: “In questo disegno non c’è alcun riferimento alla ebraicità di Zelensky, cosa per me del tutto priva di rilevanza. Se disegno una caricatura (si chiama così perché ‘carica’ i tratti somatici) è ovvio che perché il soggetto risulti somigliante ne ‘carico’ i tratti. “Zelensky ha un naso importante non perché è ebreo ma perché è il suo naso. Io non ho mai pensato che gli ebrei abbiano necessariamente il naso adunco, anche perché ne conosco moltissimi che hanno nasi di vario tipo. A tutti quei cretini che commentano sul naso di Zelensky non avrei voluto nemmeno rispondere. Lo faccio solo perché se non è pura imbecillità è malafede”.

Ma tornando a quella che a naso sembra proprio una bella gaffe fatta dalla Schlein. La dice infatti lunga anche sulle sue capacità di gestire eventualmente la complessità del più grande partito di opposizione. Come è possibile infatti offendere un’intera comunità, come quella ebrea, con una risposta così fuori luogo che, come fa giustamente notare la Dureghello, è un fantastico assist proprio ai razzisti che imperversano sulla rete?

 

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