Sciopero rimandato al 15 dicembre, così i sindacati fanno politica

C'è forse lo zampino del "sor Maurizio" Landini, furioso leader della Cgil ampiamente sconfitto dal governo?

Di Giuseppe Vatinno
Manifestazione CGIL UIL Landini
Politica

Sciopero rimandato al 15 dicembre, così i sindacati fanno politica. C'è forse lo zampino di Landini?

Che i sindacati facessero politica, sotto mentite spoglie, non è certo una novità. Ad esempio la Cgil, per il principio dei vasi comunicanti, ha spedito diversi segretari generali, come Cofferati e Camusso, nei parlamenti europei ed italiani e questo non dovrebbe essere permesso, un po’ come per i giudici che si candidano in politica. Dopo il fallimento dello sciopero “generale” di Landini e Sbarra ci riprovano i cespuglietti Cobas e similari; ci riprovano, per far vedere che ci sono anche loro. Si tratta di: Usb, Orsa, Sgb, Cub, Adl e Cobas. Ne abbiamo parlato qui.

Infatti il ministro dei Trasporti aveva dichiarato di nuovo: “Non accetto 24 ore di blocco del trasporto pubblico perché sarebbe il caos. Se applicano il buon senso non intervengo, ma se pensano di fermare tutta l'Italia per 24 ore non lo permetterò e farò tutto quello che la legge mi permette di fare". Stesso trattamento utilizzato per la “bimurti”, orfana della più saggia Cisl. E allora che fanno i suddetti cespugli? Ma naturalmente lo spostano sotto Natale, così danno più fastidio agli italiani, cercando, come al solito, di danneggiare anche l’economia produttiva in un tempo tradizionalmente dedicato ai regali. La visibilità è tutto per loro che mirano ad avere un po’ del potere che la triplice invece ha da sempre.

C’è da capire se dietro a questa mossa si nasconda il solito “sor Maurizio”, cioè il Landini furioso leader della Cgil ampiamente sconfitto dal governo. Che qualcosa sia cambiato i sindacati lo hanno capito subito con Giorgia Meloni e la convocazione inusuale per il 1° maggio che tanto sconvolse Landini chiamato a “lavorare” in un giorno di festa che avrebbe voluto passare tra salsicce e lambrusco a cantare “Bella Ciao”. Salvini ha fatto ricorso per ben due volte alla precettazione, cosa mai avvenuta nella storia della Repubblica dove c’è sempre stata una contiguità ideologica ma anche operativa, al di là delle sceneggiate per gli iscritti, tra sindacato e governo.

Alla prima precettazione Landini non ci voleva credere, non pensava che fosse possibile. Ed invece la precettazione c’è stata e lo sciopero nei Trasporti, ad esempio, si è rivelato un flop che ancora gli brucia. Ed allora il “sor Maurizio” è passato a sobillare i cespugli per tentare di creare un po’ di fastidio al governo ma invece lo crea solo agli italiani che lavorano e producono. Infatti gli scioperi migliori, quelli che rendono il distillato ideologico più puro, avvengono sempre il venerdì e i lunedì, così si fanno il weekend lungo.

E poi, dovendo scegliere, gli scioperi si fanno ma soprattutto si minacciano sotto Natale e Pasqua, per allungarsi le relative vacanze e spaventare gli italiani e il governo. A proposito, pochi sanno che nella Costituzione c’è un riferimento alla pubblicazione dei bilanci da parte dei sindacati. Indovinate come è andata a finire? Non li hanno mai pubblicati. Sarebbe bello qualche volta che in questo Paese si rispettasse la legge oppure il “sor Maurizio” è sopra anche ad essa?

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