Scuola, caos sui docenti di sostegno. Disastro di Bianchi e Draghi

Scuola e disabili, anche il governo di SuperMario si dimentica dei più fragili

Di Alberto Maggi
Mario Draghi Patrizio Bianchi Lapresse
Politica
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Diventa sempre più imbarazzante per il ministero dell'Istruzione e per il presidente del Consiglio Mario Draghi, forse troppo impegnato a telefonare al leader cinese Xi e a cercare di tenere insieme una maggioranza divisa e litigiosa su tutto per occuparsi di questo tema fondamentale, il caos sugli insegnanti di sostegno per i bambini e i ragazzi DVA (Diversamente Abili). Un caos davvero inspiegabile e incomprensibile visto che da quattro mesi si sa che la scuola, in gran parte d'Italia, sarebbe iniziata il 13 settembre e, in alcuni casi, come in Lombardia per le materne, lunedì 6 settembre.

Il problema è l’assenza degli insegnanti di sostegno: se quelli specializzati sono pochi (120 mila su 180 mila posti) e sono soprattutto al Sud, non si vede l’ombra ancora nemmeno delle nomine dei docenti precari non specializzati che andranno anche quest’anno a coprire i “buchi”. I dirigenti sono rassegnati e assuefatti a questo sistema, ma le famiglie dei bambini e dei ragazzi disabili sono come sempre preoccupate. Ogni anno si ripete lo stesso problema e nemmeno il governo di SuperMario Draghi, osannato come se fosse il salvatore dell'Italia, è riuscito a risolvere un problema gravissimo che porta a una discriminazione per i bambini e i ragazzi disabili e le loro famiglie.

Ormai tutti sanno che il 13 dicembre, come già avviene in molte materne della Lombardia da lunedì scorso, non ci saranno tutti i docenti di sostegno necessari, soprattutto gli specializzati. Nemmeno il ministro Patrizio Bianchi è riuscito a metter mano ad un problema atavico. Il più preoccupato è Salvatore Nocera, presidente dell’osservatorio sull’integrazione scolastica della Fish, federazione italiana per il superamento dell’handicap: “Non cambia mai nulla per i nostri ragazzi. Non si sono fatti concorsi e i corsi per la specializzazione sono in numero sufficiente. A quel punto vengono nominati dei precari, docenti non specializzati. Anche quest’anno ne avremo almeno 60 mila”. Nocera punta gli occhi su questioni concrete che nessun governo ha mai voluto e saputo risolvere: “Purtroppo gli insegnanti specializzati spesso dopo cinque anni di sostegno passano sul posto comune. L’anno scorso hanno fatto questo transumanza in cinque mila”.

Ieri alla Camera il ministro Bianchi ha affermato, "contento", che quest'anno con l'inizio dell'anno scolastico ci saranno tutti gli insegnanti, dimenticandosi di quelli di sostegno. Sarebbe il caso che il premier Draghi inizi a occuparsi della vicenda perché un esecutivo che non è in grado di tutelare un diritto per i più fragili a causa di disorganizzazione o di norme sbagliate non può certo essere definito il 'governo dei migliori', come in molti hanno chiamato quello guidato dall'ex presidente della Bce. Anzi, per i bambini e i ragazzi disabili che hanno il sacrosanto diritto all'assistenza scolastica quello di Draghi è il solito governo che dimentica i più fragili e loro famiglie.