Sondaggi Affari, bene Meloni ma alla gente interessa Spinaceto non Washington

Sondaggi per La Piazza di Affari/ La premier sempre più atlantista in politica estera perde lo zoccolo duro di chi l’ha votata. E la Lega ci "guadagna"

Di Giuseppe Vatinno
Giorgia Meloni e Joe Biden al G7 di Hiroshima
Politica

Sondaggi per La Piazza di Affari/ Assisteremo inevitabilmente ad uno spostamento a destra della Lega in reazione a quello al centro di Fratelli d’Italia. ANALISI 

È finita la kermesse politica di Affari Italiani, “La Piazza”, che ha illuminato questo fine estate in attesa della imminente ripresa settembrina. Casualmente ha anche coinciso con la vicenda del generale Vannacci e del suo libro –che tra l’altro doveva essere presente all’evento ma poi ha dato forfait.

Insomma un ottimo viatico per ricominciare la politica vera. In questa ottica Affari ha commissionato diversi sondaggi (Lab21.01) che scattano una interessante fotografia di quello che pensano gli italiani a quasi un anno delle elezioni politiche del 2022. Incominciamo dal vertice e cioè da Giorgia Meloni. Faremo un’analisi qualitativa e non quantitativa visto che i dati sono a disposizione di tutti.

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Quello che emerge è che gli italiani ritengono che il programma elettorale sia stato sostanzialmente rispettato. Andando ad analizzare nel dettaglio vediamo che hanno apprezzato –in ordine decrescente- l’azione in politica internazionale, quella sulle infrastrutture, sulla sicurezza personale, sulla istruzione e cultura, sulla sanità, sul lavoro e sui migranti mentre sono critici –in ordine crescente- sui diritti civili, sulla riforma economica, sul turismo, sui stipendi e sulle pensioni, sul Pnrr, sull’ambiente, sui giovani e sulla innovazione e soprattutto su Bollette/Benzina/Spese alimentari.

In estrema sintesi si nota un marcato apprezzamento per la politica internazionale, su cui la Meloni personalmente ha investito moltissimo ma anche una forte critica su Bollette benzina e costi in generale. Quindi soprattutto le spese stellari preoccupano gli elettori e qui la premier deve fare molta attenzione. La Rete ha una memoria da elefante e il video in cui lei va dal benzinaio e attacca lo Stato sulle accise è una vera spina nel fianco che instaura nei cittadini il sospetto che la Meloni di opposizione sia completamente diversa dalla Meloni di governo.

E –per deduzione logica- che la leader di FdI abbia fatto una campagna elettorale populista che si è “finta” vicino ai cittadini per poi “tradirli” con una sì apprezzata politica estera -che ha ridato visibilità e peso all’Italia- ma che poi è lontana anni luce dai problemi reali di chi deve tirare avanti con stipendi che valgono sempre di meno a causa dell’inflazione da un lato e dai tassi di interesse sui mutui dall’altro.

E quando si va a votare si premia chi si occupa dei problemi concreti della gente e non chi fa una incisiva politica estera che –come noto- riempie di orgoglio ma non riempie i portafogli degli elettori. La Meloni rischia così di allontanarsi sempre di più dalla “gente” che vuole risposte concrete a problemi concreti e che a Washington preferisce occuparsi di Spinaceto –per rimanere nella zona di Roma dove abita la leader di FdI- e dei prezzi dei suoi supermercati.

Ed è proprio questo il punto, fuor di metafora. Se la Meloni prosegue in questa direzione perde lo zoccolo duro di chi l’ha votata. Tutto ciò ci permette di delineare –sia pure approssimativamente- quale sarà la dinamica futura da qui alle prossime elezioni europee dell’estate del 2024.

Assisteremo inevitabilmente ad uno spostamento a destra della Lega –peraltro già iniziato- in reazione a quello al centro di Fratelli d’Italia, con Forza Italia a fare da cuscinetto ma con un elettorato sempre più in evaporazione sotto l’attacco centrista di Renzi.

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