Sondaggi, il 64% degli italiani è pro intercettazioni. Maggioranza spaccata

Dopo il caso accise, Meloni rischia di dover affrontare anche un'altra protesta, legata alla riforma che ha in mente il ministro della Giustizia

Politica

Sondaggi, due italiani su tre vogliono le intercettazioni. Il caso Nordio

Il governo Meloni è alle prese con le proteste dei benzinai, fallito ogni tentativo di accordo, il 25 e il 26 gennaio ci sarà lo sciopero generale e si preannunciano lunghe code ai distributori e disagi. Ai gestori non sono andate giù le misure decise dall'esecutivo per fronteggiare l'aumento dei prezzi, in particolare la scelta di multare pesantemente (6mila €) chi non espone il costo medio del carburante. Ma oltre alla questione benzina, la premier deve anche fare i conti con un altro problema, quello legato alle dichiarazioni del ministro della Giustizia Nordio sulle intercettazioni. Il Guardasigilli vuole limitare le registrazioni degli audio e questa decisione ha scatenato il dibattito, non solo nell'opposizione, ma anche all'interno della stessa maggioranza. L’opinione pubblica appoggia le riforme di Nordio meno di quanto si possa pensare.

Secondo un sondaggio realizzato da Izi Spae - si legge sul Fatto Quotidiano -, quasi due intervistati su tre (il 63,8%) sono contrari alla limitazione delle intercettazioni proposta dal ministro, contro un 36,2% di favorevoli. Il sondaggio, realizzato il 20-21 gennaio su un campione di 1.012 persone, rileva una spaccatura nell’elettorato del centrodestra e una netta contrarietà da parte di coloro che voterebbero partiti di opposizione. La maggioranza degli elettori della Lega è contraria a una limitazione delle intercettazioni (61% contro 39%), mentre l’elettorato di Forza Italia è spaccato a metà (49% contrario, 51% favorevole). Interessante notare come gli elettori di Fratelli d’Italia invece siano quelli più favorevoli a una stretta sulle intercettazioni: 59% a favore, 41% contro. Contrari alla limitazione proposta da Nordio quasi tutti gli elettori dei partiti di opposizione: 88% di chi vota Pd, 78% dei M5S e 74% degli elettori di Italia Viva/Azione che invece appoggia l’operato del ministro della Giustizia.

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