Strage migranti, Fdi chiede chiarezza a Piantedosi. Mossa per colpire Salvini
Mentre il ministro degli Interni cerca di spiegare la sua posizione dura sugli sbarchi, Lollobrigida parla di "500mila ingressi regolarizzati". Il caso politico
Migranti, il piano di Meloni per far uscire allo scoperto Salvini
La strage di migranti sulle coste crotonesi fa scoppiare il caso politico. I 66 morti accertati, tra cui 20 bambini, non lasciano indifferente il governo. Nella maggioranza si è creata una spaccatura in seguito alle parole del ministro degli Interni Piantedosi. Matteo Salvini della Lega ha cercato subito - si legge sul Fatto Quotidiano - di allontare i dubbi sui mancati soccorsi in mare. "Solidarietà a donne e uomini della Guardia Costiera, che fanno sforzi immani per salvare vite e contrastare i trafficanti di esseri umani: chi osa metterne in dubbio l’impegno, lo sforzo e la straordinaria professionalità ne risponderà nelle sedi opportune”. Peccato, però, che ci pensi Fratelli d’Italia a creare un problema nel governo. Il senatore, Alberto Balboni, di fronte alle proteste delle opposizioni, si rivolge così al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante l’audizione per presentare le sue linee programmatiche: “Se ci sono state lacune nella catena di comando per un soccorso tempestivo, noi lo dobbiamo sapere, ministro".
"Noi siamo i primi a chiederlo, - prosegue Balboni e lo riporta il Fatto - perché non si può lasciare una nave piena di bambini in balia delle onde, ma rifiutiamo la strumentalizzazione politica”. L’obiettivo delle parole di Balboni non era tanto Piantedosi quanto Salvini, titolare dei Trasporti che ha la delega sulla Guardia Costiera. Proprio in questo modo – dalle dichiarazioni dei ministri M5S nel governo Conte-1 – partì l’inchiesta nei confronti di Salvini sulla Open Arms. Piantedosi ha parlato di “nuove norme”, mentre Lollobrigida di “500 mila nuovi ingressi legali”. Poi specifica che non c’è nessun piano e che sono le domande di ingresso, ma in realtà è un obiettivo del governo: se c’è la volontà di coprire gli errori comunicativi di Piantedosi&co., dall’altra è un obiettivo per far entrare i migranti regolari nei prossimi anni.
“Non una parola contro i veri responsabili della strage (cioè i trafficanti di esseri umani), ma insulti e fango contro la Guardia Costiera e il sottoscritto. Trovo vergognoso che i giornali di sinistra scarichino le colpe sulle donne e gli uomini in divisa, oltretutto in un momento delicato di minacce anarchiche alle istituzioni.Sono abituato alle menzogne contro di me, ma non accetto infamie su chi da sempre, tra enormi sforzi e sacrifici, salva vite umane.Aiutare chi è in difficoltà non è una scelta ma un dovere: è folle e gravemente offensivo immaginare che qualcuno abbia voluto far morire delle persone.Solidarietà ai 10.200 donne e uomini della Guardia Costiera.Ci tuteleremo nelle sedi opportune”. Così il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.