Superbonus, Meloni non arretra: "Senza stop niente soldi per la finanziaria"

La premier su Twitter spiega la bocciatura del governo al Superbonus e sottolinea: "Ora la priorità è evitare il tracollo delle aziende"

Giorgia Meloni
Politica

Gli appunti di Giorgia/ Meloni sul Superbonus: "Misura folle, costata 105 miliardi, ora al lavoro per risolvere" 

Giorgia Meloni non arretra di un centimetro sullo stop al Superbonus e in un nuovo video della rubrica "Gli appunti di Giorgia" spiega agli italiani il perchè del via libera al decreto che sancisce il ridimensionamento del sostegno economico. "Siamo tornati a occuparci anche dell'annosa vicenda del superbonus, non è la prima volta che il governo si occupa di questa materia, abbiamo dovuto tornarci sopra, per cercare ancora una volta di sanare una situazione che è diventata purtroppo fuori controllo, con esiti che possono essere imprevedibili e molto pesanti", spiega Meloni. "Il superbonus dal mio punto di vista l'ho detto, lo ripeto, nasceva con intenti condivisibili, ma la misura è stata scritta così male, è fatta così male, che ha generato una serie enorme di problemi che noi oggi abbiamo ereditato e siamo tenuti a cercare di risolvere", rimarca la premier. 

Superbonus, Meloni: "La misura è costata 2.000 euro per ogni cittadino" 

"ll costo totale" del superbonus "è attualmente è di 105 miliardi di euro e questo è interessante perché io ricordo quando qualcuno che aveva inventato questa misura fatta così, andava in giro in campagna elettorale a dire che grazie a lui si poteva gratuitamente ristrutturare casa. Però c'è un problema che quando lo Stato fa qualcosa non è mai gratuito, perché i soldi che spende sono soldi dei contribuenti".

"La misura non era affatto gratuita ma è una misura che ovviamente impatta sulle casse dello stato perché dove c'è un creditore c'è anche un debitore, e quel debitore sono i contribuenti italiani allora ovviamente questa cosa qui ha bisogno di essere sistemata, perché intanto ci sono state moltissime truffe" pari a "nove miliardi di euro di truffe, cioè di lavori che non sono stati fatti", aggiunge Meloni. Se avessimo lasciato tutto così, sottolinea ancora Meloni, "non avremmo avuto i soldi per fare la finanziari", rimarca la premier. Ora la priorità sono quindi le aziende da proteggere. "Oggi abbiamo migliaia di aziende, avverte Meloni, che rischiano il tracollo e siccome l'abbiamo ereditato noi questo problema, adesso dobbiamo cercare una soluzione, per evitare che migliaia di aziende rischiano il tracollo", conclude Meloni. 

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