Superbonus e Montaruli, tensione nel governo. Mulè: "Da FdI scritte nei cessi"

Scontro sulla mossa di Meloni e Giorgetti, sull'Ucraina ma soprattutto sulla sottosegretaria. Il partito della premier: "Di pregiudicati voi ne avete tanti..."

Politica

Alta tensione nel governo su superbonus e il caso Montaruli

Frizioni nel governo. In particolare tra Forza Italia e Fratelli d'Italia. Primo argomento: il superbonus. Scrive il Corriere della Sera: "Forza Italia chiede di non porre la fiducia sul decreto con cui il tandem Giorgetti-Meloni ha clamorosamente stoppato il superbonus. La tensione resta e non sarà facile allentarla. Quattro mesi di governo sono bastati a sfilacciare i rapporti tra la premier e il fondatore di Forza Italia", sostiene il Corriere della Sera. 

Secondo la Stampa, "l’ipotesi di un correttivo, per ora, non placa la furia di Forza Italia. Erica Mazzetti annuncia «barricate per un settore trainante dell’economia», mentre il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé giura che «le modifiche parlamentari» al decreto «sono necessarie e irrinunciabili». Agli azzurri si unisce Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi accusa FdI di aver «preso in giro gli italiani» e chiede di «intervenire» sul decreto «minimizzando i danni»".

Al menù dello scontro aggiunge anche l'Ucraina. "Le esternazioni di Berlusconi contro Zelensky hanno messo Giorgia Meloni in grande difficoltà anche sul piano internazionale, a pochi giorni dalla tanto attesa missione a Kiev. Uno strappo che non può dirsi ancora ricucito", scrive il Corriere della Sera. E qui ci si collega al secondo caso del giorno: "La prova è nella virulenza con cui ieri azzurri e meloniani si sono azzuffati, a parole, sulle dimissioni della sottosegretaria Augusta Montaruli, condannata per peculato. Ed è solo l’ultimo incidente di percorso".

Proprio su Montaruli lo scontro ha raggiunto livelli altissimi, almeno secondo la ricostruzione di Repubblica: "«Scriva: questo comunicato di Fratelli d’Italia contro di me equivale alle scritte che si vergano nei cessi degli autogrill». Bum! Alle nove di sera il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé, uno dei dirigenti più in vista di Forza Italia, non ha nessuna intenzione di porgere l’altra guancia". Come racconta Repubblica, "in mattinata, ospite di Rai News, aveva chiesto alla sottosegretaria all’Università, la meloniana Augusta Montaruli, condannata per peculato in Rimborsopoli, di prendere in considerazione le dimissioni".

Poi Montaruli si è dimessa da sottosegretaria all’Università. E, continua Repubblica, "a quel punto «fonti autorevoli» di Fratelli d’Italia usavano, sulle agenzie di stampa, parole dure verso Mulé: «Pensava di metterci in difficoltà con le sue provocazioni: invece ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli, la cui impronta gli manterrà la faccia ben più rossa di quanto rubiconda sia già». Poi, a rincarare la dose, si ricordava che Forza Italia di «pregiudicati eccellenti ne vanta più di uno»".

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