Lite Lega-Forza Italia, FdI avverte: "Questione politica nella maggioranza”
Speranzon: "Avanti con il programma o..."
FdI mette in guardia gli alleati di governo. Tensione alle stelle nel Centrodestra
Sale la tensione nella maggioranza. Il voto a Strasburgo con il bis di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea e quello di Roberta Metsola al Parlamento Ue, le parole di Pier SIlvio Berlusconi su Malpensa intitolata al padre e le critiche sulla proposta leghista sul canone Rai. È scontro tra Lega e Forza Italia. E arriva l’avvertimento di Fratelli d’Italia: “Noi faremo il possibile affinché ci sia la piena disponibilità da parte degli alleati a realizzare il programma elettorale. Se dovessimo riscontrare una direzione diversa da questa, porremo una questione politica all'interno della coalizione", dice il vicecapogruppo di FdI al Senato, Raffaele Speranzon.
Leggi anche/ Giorgia Meloni e la fiducia degli italiani, il declino è vicino - Affaritaliani.it
La scelta di Forza Italia di votare per Ursula von der Leyen non è andata giù alla Lega. Il segretario del Carroccio prima ha puntato il dito contro “chi ha votato Ursula insieme a Schlein e ai Verdi”, poi ha lasciato che siano “fonti della Lega” a esplicitare il concetto: “Votare con Schlein per una poltrona è imbarazzante. Meglio senza vicepresidenti che con Verdi e sinistre".
Antonio Tajani ha replicato. Prendendo di mira il gruppo sovranista di Viktor Orbán di cui fa parte Salvini. “Un’altra maggioranza in Europa ha eletto i vicepresidenti di Metsola – ha detto ieri durante l’evento “Anuman2024” a Tolfa - Sono stati eletti i vicepresidenti dei Conservatori e, senza polemica, non sono stati eletti i vicepresidenti dei Patrioti che ancora una volta si dimostrano ininfluenti. Il problema è che anche i patrioti italiani rischiano di essere ininfluenti all’interno dei patrioti europei. Nell’Ue il Ppe ha vinto, darà le linea e darà le carte. E noi di Forza Italia staremo nella cabina di comando», le parole del segretario azzurro.
Fratelli d’Italia alza la voce: "Registriamo una certa fibrillazione determinata dalla campagna elettorale per le europee, con qualche straccio che è volato per la scelta della presidente della commissione. Noi faremo il possibile affinché ci sia la piena disponibilità da parte degli alleati a realizzare il programma elettorale per cui siamo stati eletti nei tempi previsti. Abbiamo un calendario d'Aula fittissimo e delle riforme da portare avanti”, dice all’Ansa Speranzon. Ma con un avvertimento: “Se dovessimo riscontrare una direzione diversa da questa, porremo una questione politica all'interno della coalizione”.