Transizione digitale, Meloni ha scelto: delega a Butti, avrà i 50 mld del Pnrr

Il senatore di Fratelli d'Italia gestirà gli oltre 50 miliardi del Pnrr destinati alla transazione digitale e all'innovazione

di Gabriele Penna
A sinistra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a destra il senatore di Fratelli d'Italia Alessio Butti

 
Politica

Transizione digitale, Giorgia Meloni sceglie Alessio Butti per il dopo-Colao

Spendere oltre 50 miliardi del Pnrr e fare meglio di Vittorio Colao. Secondo quanto risulta ad affaritaliani.it è questa la missione che il capo del governo Giorgia Meloni affiderà ad Alessio Butti, responsabile media e telecomunicazioni di Fratelli d’Italia, molto vicino all’incarico di sottosegretario con delega alla Transizione digitale. “Si sta lavorando ai perimetri”, ma comunque “saranno le stesse deleghe che aveva Colao”, dallo spazio all’Innovazione tecnologica, fanno sapere da FdI. Meloni, nel giorno della fiducia alla Camera, ha assicurato che “il dipartimento per la Transizione digitale sarà esattamente al suo posto” perché "impegna importantissime risorse nell'ambito del Pnrr”. Altre fonti parlamentari riferiscono che si ragiona su uno spacchettamento delle deleghe con la digitalizzazione della Pa che passerebbe al ministro Paolo Zangrillo e lo Spazio al ministero per le Imprese e il Made in Italy.

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Magra l’eredità lasciata dal manager-predecessore che comunque ha portato avanti la digitalizzatone della Pubblica amministrazione, ha messo a disposizione degli utenti la possibilità di scaricare i 15 certificati anagrafici senza recarsi fisicamente presso gli uffici comunali e progettato il cloud di Stato. Il dossier principale che dovrà prendere in mano Butti è quello del Pnrr, appunto. Sovraintendere gli enti coinvolti nell’attuazione del piano europeo e, se necessario, commissariare la stazione appaltante in caso di inadempienze, subentrando direttamente da Palazzo Chigi.

Anche la diffusione dell’identità digitale sarà un obiettivo. Il target da raggiungere entro il 2026 è quello del 70% della popolazione. Poi c’è il gap di competenze digitali da colmare. Anche qui l’asticella è fissata al 70%. Quanto alla Pubblica amministrazione si punta a portare il 75% dei dati nel servizio cloud. Altra sfida fondamentale: erogare online almeno l’80% dei servizi pubblici essenziali. Infine, raggiungere, in collaborazione con il Mise, oggi ministero delle Imprese e del Made in Italy (sotto la guida di Adolfo Urso) il 100% delle famiglie e delle imprese italiane con reti a banda ultra-larga.

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