I treni che partono in anticipo per non arrivare in ritardo. Salvini: "Voglio spiegazioni convincenti"
Raffaella Paita (Iv): "Fatto gravissimo". Il caso: un Frecciargento Roma-Genova è partito con 50 minuti di anticipo. Trenitalia: "Abbiamo informato i passeggeri via mail"
Treno Frecciarossa (fonte Foto imagoeconomica)
Treni che partono in anticipo, il nuovo paradossale problema. Il caso arriva in Parlamento
Come se non bastasse il problema degli scioperi e dei ritardi dei treni, ora c'è una nuova grana per Trenitalia, le partenze in anticipo. Venerdì scorso, infatti, è accaduto un fatto piuttosto anomalo ma che ha scatenato immediatamente reazioni a livello politico. Un treno è partito con 50 minuti di anticipo, si tratta del Frecciargento Roma-Genova 8556 delle 16.20 è partito alle 15.30. La senatrice Raffaella Paita di Italia viva ha voluto sottolineare l'episodio e la questione ora rischia di arrivare in Parlamento. "Siamo arrivati all'assurdo: un treno che parte prima per non arrivare in ritardo. Una vergogna. Un livello di incapacità imbarazzante, per la quale il ministro Salvini e l'amministratore delegato di Trenitalia Corradi dovrebbero chiedere scusa. Presenterò subito una interrogazione parlamentare, siamo di fronte a un fatto gravissimo".
Leggi anche: Violenze a Bologna, Schlein nel mirino dei moderati del Pd per non aver condannato l'assalto alle forze dell'ordine
Ma anche il ministro dei Trasporti Salvini vuole vederci chiaro e ha chiesto "chiarimenti convincenti" ai vertici societari, affermano fonti del ministero delle Infrastrutture. Se non ci saranno spiegazioni, sottolineano fonti del Mit, saranno inevitabili interventi per rispetto di lavoratori e viaggiatori. Fonti di Trenitalia spiegano che la partenza del Frecciargento Roma-Genova di venerdì scorso "è stata anticipata di 50 minuti poiché, visti gli slot ferroviari disponibili, era l'unico modo per assicurare il collegamento". Trenitalia, riferiscono le stesse fonti, "ha informato i passeggeri della modifica dell’orario via mail e sms. I viaggiatori non raggiunti dai messaggi sono potuti arrivare a destinazione a bordo di Frecce immediatamente successive. In ogni caso Trenitalia ha disposto il rimborso integrale del biglietto per tutti coloro che hanno subito questo disagio, del quale ci scusiamo".