Berlusconi lucido su Ucraina e Russia. Un vero leader occidentale
Berlusconi ha detto in questi giorni una cosa ovvia sulla guerra in Ucraina
Il Donbass dovrebbe avere un percorso analogo a quello della Crimea
Berlusconi ha detto in questi giorni una cosa ovvia sulla guerra in Ucraina ed è scoppiato il finimondo.
Eppure il messaggio era chiaro. Non ha senso ora discutere sul “dittatore” che ha aggredito l’Ucraina. Ha senso rendersi realisticamente conto che Putin non può lasciare ora il lavoro a metà.
Il Donbass dovrebbe avere un percorso analogo a quello della Crimea: con un referendum decida il popolo se stare con uno Stato che da otto anni li massacra di bombe o se liberarsi una volta per tutte da questa oppressione.
Eh, ma così non si rispettano i confini degli Stati.
Ma di cosa stiamo parlando? Di confini artificiali creati dalla dissoluzione dell’Unione sovietica. Nel Donbass c’è un popolo russo che ha diritto se lo vuole di stare con i russi e non di essere una minoranza in uno Stato oppressore.
Berlusconi lo ha capito e da liberale ha fatto suo questo principio: stare con chi si vuole e stare con chi ci vuole. I russi del Donbass vogliono state con i russi di Mosca e i russi di Mosca con quelli del Donbass. Questa è la realtà, che Berlusconi ha colto lucidamente.
Berlusconi ha inoltre dimostrato di essere un leader occidentale con una visione geopolitica. La Russia staccata dall’Occidente si alleerà alla Cina. Questo è il vero problema esistenziale dell’ Occidente.
E poi da politico ha fiutato una cosa che nonostante la propaganda di tutti i media gli italiani non vogliono questa guerra. E facendosi promotore di una pace realistica riuscira a aumentare i consensi per FI.