Udine, il nuovo sindaco si smarca dalla segretaria: "Ma quale effetto Schlein"
Alberto De Toni: "Ho vinto con un campo extralarge, la nuova leader non è certo Prodi. Non ha portato voti"
Udine, De Toni asfalta Schlein: "Non ho vinto per merito suo"
Elly Schlein potrebbe esultare per il suo primo successo politico, dopo aver strappato Udine al centrodestra, ma il sindaco appena eletto non la pensa così. "Il Pd - spiega Alberto De Toni a La Stampa - non ha aumentato i voti. Lei è una ragazza brillante, capace, dinamica, ma a Udine c'è stato l’effetto di una coalizione extralarge. Il Pd aveva il 20%, ma non bastava. Per vincere bisogna saper creare alleanze: l’unione fa la forza. Io non ho fatto un progetto a tavolino mettendo insieme sette liste, ho iniziato un percorso di convergenza programmatica Abbiamo messo insieme dal Terzo polo a Rifondazione Comunista". Alberto De Toni, candidato del centrosinistra, è il nuovo sindaco di Udine. Al ballottaggio ha preso il 52,8% dei voti, sconfiggendo il primo cittadino uscente, il leghista Pietro Fontanini, fermo al 47%.
De Toni affronta il tema del futuro del Pd a guida Elly Schlein e le alleanze. "Parliamo di partiti - prosegue De Toni a La Stampa - che sono andati divisi alle elezioni e oggi penso sia difficile partire da uno dei loro leader. I leader non possono ambire a fare i fondatori, non possono avere due cappelli in testa. Prodi con l'Ulivo non era il capo di un partito. Credo ci voglia un nuovo Prodi. La mia era una candidatura civica, non appartenevo a nessuno e questo mi ha favorito. Non è stato un evento, ma un processo che abbiamo costruito con pazienza e rispetto della diversità, che sono fonte di innovazione. Per mettere insieme e federare diverse forze serve un polo attrattore".