Ue, decolla l'asse Conservatori-Ppe. Weber scalza Ursula grazie a Meloni

Il dietro le quinte della rivoluzione nelle istituzioni europee

Di Alberto Maggi
Manfred Weber e Giorgia Meloni
Politica

I Popolari oggi sono sempre meno uniti nella volontà di continuare l'alleanza con la sinistra

Giorgia Meloni è riuscita definitivamente a rompere il cordone sanitario che la sinistra, a Bruxelles, era riuscita a creare attorno ai partiti di destra. Sembrano lontani i tempi in cui la "maggioranza Ursula", benedetta dal compianto presidente David Sassoli, con il consenso del Ppe, riusciva a isolare le forze sovraniste e conservatrici al Parlamento europeo.

L'endorsement fatto ieri dal presidente dei popolari, Manfred Weber, al Governo Meloni è solo l'apice di un percorso di avvicinamento tra il gruppo che fu della Merkel e l'ECR, partito di destra conservatore del quale fanno parte Fratelli d'Italia, il partito di governo polacco, gli spagnoli di Vox e che ha come presidente proprio Giorgia Meloni. 

Un percorso che nel gennaio 2022, in occasione del rinnovo delle cariche parlamentari e dell'elezione di Roberta Metsola a presidente del Parlamento europeo, aveva portato il gruppo della Meloni a conquistare proprio grazie all'appoggio del Ppe la vicepresidenza del Parlamento, risultato mancato invece dal gruppo Identità e Democrazia del quale fanno parte Marine Le Pen e Matteo Salvini.

Da quel momento i rapporti tra conservatori e popolari hanno iniziato a farsi più frequenti, come dimostrano le votazioni a Strasburgo, e le intenzioni di Weber più esplicite. Fino all'ufficializzazione dell'obiettivo fatta da Nicola Procaccini, al suo debutto come co-presidente dell'ECR, affermando di puntare "a una visione, a un progetto che difenda i valori fondativi dell'Ue e che contrasti il progetto di un super-Stato europeo, che è il progetto della sinistra" ed essendo dunque "aperti all'alleanza con chiunque condivida questa posizione, anche e non solo con il Ppe".

Un obiettivo impensabile fino a poco tempo fa ma che oggi è reso possibile dal mutamento delle dinamiche politiche del continente, come aveva spiegato a inizio anno un altro meloniano, l'eurodeputato Vincenzo Sofo, in un'intervista a Il Foglio affermando che è "arrivato il momento di una grande agenda conservatrice con il Ppe. Dove noi di Ecr puntiamo a non essere i soci di minoranza, anzi. Dati alla mano, siamo l’unica famiglia veramente in crescita in vista delle prossime elezioni europee. E tra un anno saremo decisivi anche numericamente". 

E in effetti oggi i conservatori europei possono contare su partiti al governo in Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Svezia, oltre a essere freschi dell'adesione del partito di destra finlandese arrivato a sorpresa secondo alle recenti elezioni. Un'alleanza con i conservatori è dunque imprescindibile al Ppe per staccarsi dalla morsa della sinistra, obiettivo che sembra voler raggiungere proprio Weber, magari con l'ambizione di scalzare dalla poltrona di Presidente della Commissione europea la sua connazionale Ursula Von Der Leyen che quattro anni fa gli scippò la presidenza grazie alla cosiddetta "maggioranza Ursula" con i popolari e la sinistra.

Popolari che appaiono oggi sempre meno uniti nella volontà di continuare in questa alleanza e che iniziano a guardare a destra anche a causa del calo di consensi in molti paesi, come in Italia e in Francia dove - ha detto Sofo a Il Foglio - "secondo i sondaggi alle prossime Europee, la Francia rischia di non aver nemmeno un socialista o un repubblicano eletto”.

Sarà forse per questo che, prima di Natale, il capogruppo dei repubblicani francesi Bellamy partecipando a un convegno sul caso Ocean Viking con il collega di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza si è espresso in favore del Governo Meloni dichiarando di voler collaborare apertamente per risolvere la crisi migratoria, in contrasto con il suo presidente Macron. Presidente che è in crisi profonda in Francia, cosa che lo indebolisce sulla scena europea anche come punto di riferimento per le coalizioni che dovranno formarsi nel 2024, a vantaggio proprio della premier italiana.

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