Rocco Scotellaro cantore del Sud, centanario dalla nascita
A cento anni dalla nascita di Rocco Scotellaro, nel racconto di mio suocero Paolo, nato a Grassano (Mt) e abitante a Tricarico (Mt)
A cento anni dalla nascita di Rocco Scotellaro. Mio suocero Paolo, nato a Grassano (Mt), viveva a Tricarico (Mt). Era qualche anno più giovane di Rocco Scotellaro, che era un vicino di casa e che lui descriveva come il membro di una allegra brigata di giovani, che animava la cittadina lucana non solo con l'impegno politico.
Paolo aveva fatto solo una parte delle elementari e non sempre era in grado di comprendere quel giovane più grande, rosso di pelo, che in campagna elettorale girava casa per casa e tornava a casa stracco ed alticcio, per le offerte di vino che nelle case gli proponevano con insistenza.
Dopo la caduta del fascismo Paolo era a Taranto come operaio dell'Arsenale militare, raccontava di avere ospitato Scotellaro - venuto per una riunione del PSI - ed ogni volta non riusciva a nascondere lo stupore provato quando, nel pieno della cena, Rocco si alzò a reclamare una sua poesia, un testo che nessuno comprese.
"Fantasticava", diceva Paolo. Anni or sono una associazione di Statte chiese a Paolo un intervento nel corso di una celebrazione del poeta, ma Paolo era timido si emozionò e non disse nulla, parlò allora sua suocera: morta centenaria, che in dialetto lucano spiegò quanto Tricarico amasse il suo poeta.
Certo che quando Scotellaro fu arrestato con una falsa accusa i contadini capirono quanto forti fossero i loro nemici. Quando poi morì improvvisamente e così giovane (a soli 30 anni), in molti pensarono fosse stato avvelenato. Mia Suocera ne era assolutamente sicura.