Troia accoglie i profughi di guerra, i residenti ucraini chiamano i loro cari

La solidarietà lega ancora le famiglie del Comune dauno all'Ucraina: dopo i ragazzi accolti in fuga dal disastro nucleare di Chrnobyl ora i profughi di guerra.

di Antonio V. Gelormini
Comune.Troia.Ucraina2
PugliaItalia
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Troia, la città pugliese accoglie i profughi di guerra e invita i residenti ucraini a richiamare i loro parenti e persone care in pericolo

Era già successo dopo il disastro di Chernobyl, quando diverse famiglie del Comune di Troia (Fg) si resero disponibili - come molte altre in tutt'Italia - ad ospitare temporaneamente i ragazzi ucraini e bielorussi, colpiti dalle radiazioni nucleari.

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Quel filo tessuto nella solidarietà, che nel frattempo si è fatto trama di relazioni e ordito di affetti, rimasti saldi anche nella lontananza e nel trascorrere degli anni, oggi viene ripreso per ravvivare sentimenti e spirito di accoglienza - tipicici della gente di Puglia - e aprire di nuovo le porte ai profughi ucraini vittime dell'azione di guerra del presidente russo Vladimir Putin.

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Tutti i cittadini ucraini residenti nello storico centro della Capitanata, la Città del Rosone, potranno richiamare in Italia parenti e familiari in pericolo a causa della guerra.

"Li ospiteremo presso abitazioni di privati che si sono resi disponibili - ha detto il sindaco di Troia Leonardo Cavalieri - o in alcuni bed&breakfast che hanno già aderito all'iniziativa". E nel solo pomeriggio, immediatamente successivo alla pubblicazione della locandina - come i pani e i pesci di evangelica memoria - si sono moltiplicate le proposte di ulteriori spazi e locali da parte di famiglie non solo troiane.

Enea in fuga da TroiaGuarda la gallery

La fuga di Enea dalla città in fiamme - con il padre Anchise sulle spalle e il figlio Ascanio per mano - dopo aver perso tra le macerie la moglie Creusa - è ormai archiviata nell'epica dei racconti. Da Troia non si scappa più, a Troia oggi ci si arriva, per riannodare affetti e legami famigliari.

Un modello di integrazione solidale che, se replicato, potrebbe indicare nuovi orizzonti e nuovi codici sociali, per un futuro che - ancora una volta - trova linfa vitale nelle radici. 

Informazioni: Staff del Sindaco 333.4329024 - Servizi Sociali: 0881.978408

(gelormini@gmail.com)

 

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