Esteri
Russia, c'è il rischio di una guerra civile. Putin teme l'effetto boomerang
Lo Zar tiene in pugno il Paese. Gli oppositori politici sono troppo deboli, a rivoltarsi potrebbe essere il popolo
Russia, Putin è un uomo solo al comando. Oppositori debolissimi
La guerra in Ucraina continua con conseguenze sempre più drammatiche. I russi non hanno nessuna intenzione di fermarsi, Putin tira dritto contro tutto e tutti. Gli ultimi occidentali a incontrarlo - si legge sul Giornale - sono stati i diplomatici francesi che accompagnavano Emmanuel Macron nel recente incontro. Secondo le indiscrezioni trapelate lo hanno trovato cupo e minaccioso, con un argomentare quasi ossessivo, molto diverso da come era prima della pandemia, periodo che il leader russo ha trascorso in quasi assoluto isolamento. Un leader conosciuto (e spesso celebrato) per la sua fredda razionalità, sembra diventato un altro. È riuscito a scatenare una guerra, indignare il mondo e provocare un contraccolpo che provocherà gravi danni alla Russia e ai suoi cittadini.
Tra un po’, - prosegue il Giornale - quando le sanzioni occidentali inizieranno a mordere, ad agitarsi saranno le classi medie, costrette a rinunciare a uno stile di vita, viaggi, vacanze, a cui si erano ormai abituate. Ma lo sbocco non appare all’orizzonte, i pochi leader politici ancora in circolazione sono deboli e litigiosi (ed è questo il motivo per cui Putin li ha lasciati in circolazione). «I russi hanno anni molto duri di fronte a loro», sostiene in modo sconsolato Stanislav Andreychuk, uno dei dirigenti di «Golos», l’ultima associazione per i diritti politici rimasta attiva nel Paese. Il conflitto che è in corso può potenzialmente innescare la rivolta del popolo, c'è il rischio sempre più concreto di una guerra civile.