Alemanno: "Crosetto non doveva censurare Vannacci in modo così brutale"

Il portavoce del Forum dell'indipendenza italiana attacca il ministro della Difesa sul caso del generale: "Ha sbagliato"

Roma

"L'aspetto più grave e condannabile della vicenda del generale Vannacci è il comportamento del ministro Crosetto che ovviamente ha provocato l'immediata destituzione del Generale dal suo incarico". Lo dichiara in una nota Gianni Alemanno, portavoce del Forum dell'indipendenza italiana.

"Un errore censurare il generale"

"Anche ammettendo che il comportamento di questo Generale sia stato criticabile, il ministro non poteva e non doveva censurarlo in modo così brutale attraverso un tweet, probabilmente senza neppure conoscere bene la questione. Compito del ministro della Difesa - sottolinea Alemanno - dovrebbe essere quello di difendere i suoi ufficiali, soprattutto quando hanno una carriera di tutto rispetto e in prima linea come Vannacci. Il compito di giudicarne il comportamento è degli organi disciplinari interni all'Esercito, non della autorità politica. Tra l'altro il pensiero esposto - magari con linguaggio da caserma - interpreta esattamente quello della gran parte dei nostri migliori soldati, come dimostra la piena solidarietà che gli è stata data dal mondo dei paracadutisti".

"Ministro guerrafondaio"

Ma per Crosetto, evidentemente, è più importante far vedere che, oltre ad essere un iper-atlantista, è anche un primo della classe nel politicamente corretto - spiega -. Non è bello né intelligente per un ministro della Difesa essere contemporaneamente guerrafondaio e sleale nei confronti dei suoi migliori soldati. Con chi pensa di combattere le sue future guerre? Con Elly Schlein e Roberto Saviano?" 

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