Ama, ora indaga l'Antitrust. Aut aut a Gualtieri: "Il dossier entro 30 giorni"
Il faro dell'Antitrust, qualora il report non fosse credibile, rischia di mettere a bando il servizio di raccolta rifiuti e spazzamento municipio per municipio
"Trenta giorni per trasmettere un dossier con gli effettivi miglioramenti dell'Ama ed ottenere il via libera al piano industriale". Un diktat al sindaco Gualtieri che arriva direttamente dall'Antitrust. Un aut aut che rischia di far saltare l'intero sistema - già molto precario di suo - dei rrifiuti di Roma.
Un faro importante, quello puntato dall'Autority, che sta preoccupando non poco il Campidoglio.
Gualtieri bacchettato
A bacchettare il Comune di Roma è direttamente l'Agcm (Autorità garante delle concorrenza e del mercato) nell'ultimo bollettino pubblicato sul sito. Il sindaco Gualtieri è chiamato a rendicontare dei passi avanti fatti da Ama nell'applicazione del Piano industriale approvato nel 2021. Nella relazione di ricognizione effettuata dal Campidoglio sull'andamento dei servizi pubblici locali (prevista per legge) mancano infatti "puntuali informazioni sull'effettiva realizzazione di quanto previsto nel piano". Informazioni ritenute dall'Autorità "essenziali per dare conto della situazione gestionale del servizio e giustificare, a oggi, il mantenimento dell'affidamento alla società in house".
Brividi in Ama
Qualora la relazione del Comune non convicesse i tecnici dell' Antitrust si profilerebbe l'incubo di una messa a bando del servizio che tradotto significa possibili privatizzazioni del servizio. Ogni municipio dovrebbe bandire gare ad hoc che metterebbero in difficoltà sia la raccolta dei rifiuti, che lo spazzamento. Senza pensare alle ricadute occupazioni qualora ci fossero lotti persi dalla municipalizzata. Certo, al momento questo sarebbe lo scenario più catastrofico ma è uno dei possibili risvolti di un servizio che continua a non brillare nonostante i continui cambi al vertice e gli investimenti fatti.
I dati del monitoraggio in house
A turbare i sonni e i sogni di Gualtieri c'è il rapporto in house sulla qualità dei servizi. L''Autorità nel bollettino cita i rilievi effettuati dall'agenzia comunale Acos e secondo i quali "nessun miglioramento è stato registrato nel 2023 in termini di voto medio sulla qualità percepita dei servizi di pulizia stradale (4,6) e raccolta dei rifiuti (5,2). Del resto - si legge nel bollettino - il servizio di gestione dei rifiuti, come testimonia la stessa Acos, è stato da sempre caratterizzato da valutazioni fortemente negative, sotto la sufficienza dal 2009".
I trenta giorni
Il countdown per trovare formule e dati credibili per raccontare il servizio svolto da Ama è già iniziato e il lavoro è duro anche in virtù del fatto che senza gli impianti è difficile implementare e migliorare qualsivoglia servizio. Ora la palla passa ai tecnici.
Santori (Lega) all'attacco
A seguito dell'invito dell'Antistrust rivolto al Comune di Roma rispetto all'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti all'azienda comunale Ama "ci chiediamo come farà il sindaco Gualtieri a dimostrare all'Antitrust che a Roma la situazione del servizio è migliorata e giustificare, a oggi, il mantenimento dell'affidamento alla società in house". Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori, a proposito dell'ultimo bollettino pubblicato dall'Agcm (Autorità garante delle concorrenza e del mercato). "Nessun miglioramento, come del resto è sotto gli occhi di chiunque si aggiri, e dovunque, nella Capitale - prosegue Santori -. Costi altissimi e cittadini obbligati a pagare una Tari tra le più alte d'Italia per avere in cambio sporcizia e degrado, cassonetti pieni e danneggiati, strade colorate di annosa immondizia mai raccolta che rimbalzano incuria dal centro alla periferia, mentre i cimiteri languono in un cinico e sistematico abbandono. Oscure sono le procedure degli appalti per la gestione e la riparazione dei mezzi, il personale sembra essere sempre carente e sui rifiuti non si conoscono i percorsi, dove vengono smaltiti e a quali costi. In una parola: Ama non adempie al contratto di servizio sottoscritto con Roma Capitale. Da tempo la Lega chiede le dimissioni del presidente Pace e di mettere fine a un disastro annunciato per evitare il quale nulla di concreto è stato fatto".